Voglio raccontarvi una storia.
C'era un giovane architetto che stanco di vedere morire la sua città, un giorno, decise di
rimboccarsi le maniche,e trascurando il proprio lavoro iniziò a recarsi sull'arenile dove,
armato di bottiglie di plastica, setaccio e acqua potabile, iniziò a cercare la sabbia, non
quella d'oro, ma quella vulcanica che ricopriva la nostra spiaggia.
Molte persone incuriosite si fermavano a guardare e a chiedergli cosa stesse facendo,
lui rispondeva che cercava la sabbia, quella bella sabbia che fino agli anni 70 permetteva
la balneazione e le cosiddette "stufe" agli stabiesi e ai turisti balneari. Con pochi gesti lui
dimostrava che mettendo la polvere che attualmente ricopre il nostro arenile in una bottiglia
aggiungendo dell'acqua e agitando lievemente, si aveva un miracolo!!!
La sabbia, essendo più pesante, si depositava sotto la bottiglia, mentre invece il terreno si
scioglieva nell'acqua, restituendo una sabbia pulita dal terreno.quest'uomo aveva dimostrato
con pochi gesti come poter recuperare il litorale sabbioso per poterlo restituire alla balneazione
dei suoi concittadini e di tutti i turisti che avessero intenzione di fare il bagno e stendersi al sole
spaziando con gli occhi su uno dei paesaggi più belli al mondo, il golfo di Castellammare.
Se qualcuno di voi si riconosce nelle ambizioni di questo ragazzo, faccia girare questo post sulla
propria home.
A proposito, il ragazzo si chiama Architetto Luca De Martino.
Grazie a nome suo e di tutti quelli che amano Castellammare al di la' delle sterili parole!
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