Un quadretto da Napoli a Quadretti – La carozzella di Castellammare
La “carrozzella” nacque a Castellammare di Stabia nel 1840 ad opera dei fratelli Catello e Ignazio Scala, rispettivamente mastro carpentiere e fabbro ferraio che, con ingegno e maestria, realizzarono questo caratteristico mezzo di trasporto per soddisfare le esigenze della baronessa Isabella Acton moglie di Errico Dachanhausen, che risiedeva in una lussuosa villa alle Fratte.
La nobile si rivolse alla bottega artigianale di Catello Scala per chiedere la realizzazione di un veicolo meno ingombrante e più leggero delle pompose e pesanti carrozze dell’epoca, in modo da poter essere trainato da un unico, scattante cavallo che riuscisse a inerpicarsi senza eccessivi sforzi sulle colline stabiesi.
Catello Scala, con l’indispensabile aiuto del fratello, cominciò a lavorare all’originale progetto, nato quasi per caso, ed in breve tempo consegnò alla baronessa una carrozza molto più contenuta sia in peso che in dimensioni.
Fu così che dalle competenze artigianali dei fratelli Scala nacque la “carrozzella di Castellammare”, un concentrato di robustezza e leggerezza. La carrozzella, messa sin da subito in funzione, non deluse le aspettative della baronessa, tanto da divenire oggetto di tendenza della nobiltà stabiese.
La modesta bottega dei fratelli Scala, sita nell’allora vico Minicocchia, oggi via del Carmine per i residenti, riscosse fama e successo tali, da diventare una rinomata fabbrica di carrozzelle artigianali.
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