Un paese civile come il nostro prevede tre ordini di giudizio prima di condannare una persona colta sul fatto e l'esercizio della giustizia rientra tra i compiti assegnati allo STATO.
Un non cristiano quando subisce una offesa e perdona non dovrebbe dovrebbe dare pubblicità alla cosa e se proprio lo vuole, dire il peccato e non il peccatore.
Per il sottoscritto il derubato ha commesso una ignominia contro se stesso e contro la persona che lo denuncia dopo aver recuperato il mal tolto.
Erigendosi a giudice dell'accaduto aspetta forse qualcuno che, senza peccato, scagli la prima pietra ?
Se questo dovesse succedere come si sentirebbe ?
Al suo posto avrei chiesto alla signora di che cosa aveva bisogno e qual era il motivo che l'aveva indotta a quel gesto.
Avrei chiamato i suoi parenti e le avrei assicurato il mio silenzio affidandola alle loro cure.
Ognuno può fare quello che vuole, ma inviterei il signor SINDACO ha istituire un difensore civico per la tutela di quelli che verranno a trovarsi in situazioni analoghe sui due fronti per far capire non solo che lo stato esiste ma che la giustizia sommaria porta a due passi dalla follia collettiva e all'assenza di stato con tutti i suoi doveri.
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