Buon compleanno a Vincenzo Salemme che domani, 24 luglio, compirà sessant'anni.
Ma perché il suo teatro, che parla di argomenti importanti con profonda leggerezza, piace così tanto? Forse perché somma la genialità linguistica di Totò all’inventiva vagabonda di Peppino De Filippo. O forse piace perché unisce la freschezza di Don Felice Sciosciammocca alla malinconia di Eduardo, senza mai essere Pulcinella.
Nonostante il teatro di Salemme si fondi sulla malattia, sia individuale che sociale, i suoi personaggi sono propositivi e non si arrendono mai. Anzi sembra che inviti a non disperare e a combattere il dolore in nome della vita.
Ma perché il suo teatro, che parla di argomenti importanti con profonda leggerezza, piace così tanto? Forse perché somma la genialità linguistica di Totò all’inventiva vagabonda di Peppino De Filippo. O forse piace perché unisce la freschezza di Don Felice Sciosciammocca alla malinconia di Eduardo, senza mai essere Pulcinella.
Nonostante il teatro di Salemme si fondi sulla malattia, sia individuale che sociale, i suoi personaggi sono propositivi e non si arrendono mai. Anzi sembra che inviti a non disperare e a combattere il dolore in nome della vita.
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