domenica 30 settembre 2018

Traffico infernale in città, viale Europa e viale delle Puglie in tilt. La reazione dei commercianti

Castellammare - Traffico infernale in città, viale Europa e viale delle Puglie in tilt. La reazione dei commercianti

Sembrano già lontanissimi i giorni di metà agosto poco dopo la tragedia di Genova quando tutti invocavano l’inizio dei lavori


I disagi tanto attesi sono arrivati. E’ un lunedì nero per la viabilità a Castellammare di Stabia a causa dei lavori al viadotto San Marco. L’Anas, questa mattina, dopo pochi giorni di organizzazione, ha dato avvio al cantiere che provocherà enormi problemi dal punto di vista veicolare per la città delle acque. Frequentatissime saranno due arterie stabiesi: il Viale Europa e Viale delle Puglie. A dover fronteggiare le difficoltà sono soprattutto le attività commerciali presenti le quali dovranno combattere con il caos e con il traffico per i prossimi 80 giorni. «Purtroppo possiamo solamente sperare che il tutto finisca presto – spiegano alcuni negozianti -. I lavori al viadotto sono necessari e purtroppo non ci sono altre soluzioni per i pendolari e i turisti. Per noi è un problema: i nostri clienti, preoccupati dal traffico, potrebbero decidere di non recarsi più nei nostri locali. Senza parlare del solito problema parcheggi».

Più critici invece altri commercianti: «Potevano adottare un piano traffico diverso. Magari consentendo il passaggio anche ai veicoli che devono andare in penisola. Così noi siamo vittime dello smog. Da questa mattina non si respira.

Sentiamo solo gente che urla, stanca di restare imbottigliata nel traffico, e clacson che suonano. Sarà un mese lunghissimo».

I lavori al viadotto hanno una durata di 90 giorni ma il piano traffico attualmente in uso potrebbe variare dopo un mese, quando infatti si sposterà il cantiere. La convenzione che il Comune di Castellammare ha firmato con gli altri Enti costieri per l’arrivo in città dei rispettivi caschi bianchi sarà valida fino al mese di dicembre. Polizia municipale che già dalle prime ore di questa mattina è stata a lavoro lungo le strade principali stabiesi per tentare la gestione del traffico. A complicare le operazioni anche la chiusura di via Denza per il rifacimento delle strisce pedonali e quella di via Roma per i lavori ad uno stabile.

Sembrano già lontanissimi i giorni di metà agosto poco dopo la tragedia di Genova quando tutti invocavano l’inizio dei lavori. Dopo un mese esatto, il cantiere è stato aperto ed ecco che ritornano le lamentele di residenti e pendolari. Ma purtroppo non è possibile mettere in sicurezza un viadotto senza avere dei disagi dal punto di vista della viabilità.

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sabato 29 settembre 2018

Ostia Lido : morto l'operaio caduto nel vuoto








Era caduto nel vuoto già tante volte.
Era già morto.
Viveva con la morte sul collo
ed era pronto a morire ogni volta
che gli altri cercavano scuse
contro un abuso
perpetrato nel tempo
da quando fu assunto
indeterminatamente
fin quando la vita
lo avrebbe voluto presente.

Quel giorno era assente,
perché veramente ammalato.
Era sceso di notte a guardare
il mare difronte
che con onde sovrane
buttava sulla spiaggia
la sua vita con tutto
il coraggio che aveva
per dire il suo basta
a chi lo prendeva d’assalto
portandogli via ogni cosa
di quelle che aveva.

Prese freddo e starnutiva.
Fu quello che lo fece cadere
quando si offrì per quel lavoro
che nessuno voleva fare.
Che ci voleva ? Due viti
e il cigolio sarebbe finito.
E poi se cadeva
cadeva di culo.
Già tante volte l’aveva fatto
e il piatto restava pieno
quando ad un tratto
la vite gli cadde di mano
e lui appresso
sul terrazzo del piano di sotto.
Un botto
e il collo rotto.
Stavolta di culo
non era caduto.

Gioacchino Ruocco

01.10.018   Ostia Lido

A scuola da...... www.metamorfositeatro.wordpress.com - Tra me e te. Laboratorio di drammateatroterapia.

OTT4

Tra me e te. Laboratorio di drammateatroterapia.

Pubblico
 · Organizzato da Metro Core e Metamorfosi Teatro
Persone interessate: 147
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Dettagli
"Che cosa è il teatro?
Una delle testimonianze più certe del bisogno dell’uomo di provare in una sola volta più emozioni possibili."
(Eugène Delacroix)

Cosa accade nel mio spazio?
Cosa accade nella relazione tra due o più attori in scena?
Cosa accade nello spazio che li separa?
Cosa succede alla nostra attenzione?
Cosa vuol dire ascoltare?
Quali patterns fisico/vocali si attivano tra me e te?

Tra me e te.
Laboratorio di drammateatroterapia

La drammateatroterapia è uno strumento di indagine in grado di portare alla luce le dinamiche relazionali; un modo per conoscere e comprendere le proprie modalità di ascolto e contatto nell’incontro con l’Altro.
Lavoreremo, attraverso tecniche legate alla drammateatroterapia, per cercare possibilità di cambiamento e modi per generare nuove energie, sperimentando il piacere del contatto e della condivisione dello spazio con se stessi e con l’Altro.
Il cuore della ricerca mette in opera il corpo, modula la voce, rende viva l’azione, genera la creazione di performances teatrali.

Il laboratorio è aperto a tutti e particolarmente indicato per attrici, attori, registi, artisti e per coloro che lavorano nel sociale o in contesti di relazione d'aiuto.
Sconto del 10% per studenti universitari.

Davide Marzattinocci è attore e regista di Metamorfosi Teatro, formatore, arteterapista ad orientamento psicofisiologico integrato, burattinaio.
Conduce laboratori di teatro e drammateatroterapia per attori, bambini, persone con disagio (disabilità, psichiatria, terza età).

Il giovedì dalle 20 alle 21,30 a partire da ottobre 2018
presso Metro Core, via Guglielmo Albimonte 18, Roma (zona Pigneto).
Primo incontro gratuito.

Info: infometamorfositeatro@gmail.com tel. 3401486357

www.metamorfositeatro.wordpress.com

Foto di Stefania De Natale

Vita all'ombra del viadotto San Marco,



Castellammare - Vita all'ombra del viadotto San Marco, «Non ho paura, ma chiedo maggiore attenzione»

Durante ogni giornata di pioggia deve fare i conti con l’acqua piovana che, non avendo dei canali di scorrimento sul ponte, cade direttamente nel vuoto, colpendo anche la sua abitazione.


La sua casa si trova esattamente sotto al viadotto San Marco, lungo via Cosenza. Durante ogni giornata di pioggia deve fare i conti con l’acqua piovana che, non avendo dei canali di scorrimento sul ponte, cade direttamente nel vuoto, colpendo anche la sua abitazione. E’ quello che succede dopo ogni temporale a Pasquale Afasano, cittadino di Castellammare di Stabia vittima dei disagi continui che il viadotto San Marco gli procura. In un video girato in compagnia della pagina Facebook Stabiesi al 100%, Afasano si sfoga chiedendo un pronto intervento al sindaco Gaetano Cimmino e anche all’Anas che in questi giorni sta lavorando alle giunture del ponte.

«Ho scritto al Comune di Castellammare e alla Regione ma non sono mai stato preso in considerazione. Quando hanno realizzato il viadotto, non hanno previsto un canale di scorrimento per le acque piovane che di conseguenza cadono nel vuoto durante i temporali.

Spesso finiscono sulla mia casa ma anche sulla strada sottostante, diventando un pericolo per automobilisti e passanti. Spero che con questi nuovi lavori l’Anas risolva questa problematica. Io sicuramente non mi fermerò fino a quando non raggiungerò un risultato».

Questi disagi sono stati denunciati da Pasquale Afasano ma da anni si ripetono in tutte le abitazioni che si trovano al di sotto del viadotto San Marco che in questi giorni è finito al centro dell’attenzione per i lavori che stanno provocando enormi disagi alla viabilità stabiese. Ed è proprio a causa di queste opere di manutenzione, oltre che per i tragici fatti di Genova, Afasano tramite i social prova a fare luce su questo storico problema.

A suola da.......Armando Ottone _ CREDITO d'imposta


Massimo Assoaig
I difetti del sisma bonus ed ecobonus.
Quando viene emanata una legge nello spirito di chi l'ha ideata si fissano degli obiettivi da raggiungere, poi spesso accade che durante l'iter di approvazione venga modificata più volte snaturando l'impostazione originaria. Di recente noi tutti abbiamo visto le immagini della tragedia di Genova e tante altre verificatesi nei mesi precedenti in varie zone d'Italia, ciò ha comportato una presa di coscienza da parte della autorità e dell'opinione pubblica sulla necessità di intervenire sulla manutenzione degli edifici e infrastrutture. Gli incentivi previsti per il miglioramento sismico e la riqualificazione energetica degli edifici sono molto elevati, basti pensare che l'abbinamento dei due bonus può raggiungere l'85% della spesa. Sembra una misura allettante su cui non si dovrebbe nemmeno riflettere in quanto su 100.000,00 euro di spesa lo Stato ne rimborso 85.000,00. Pare che fino ad oggi, almeno nel nostro territorio, questa forma di incentivazione non decolla. C'è da chiedersi: come mai una misura così conveniente non decolla? Mi sono posto questa domanda e ho cercato di darmi una risposta.
1) Il credito di imposta, a seconda dei casi consente la detrazione in 5 o 10 anni, ciò significa che per usufruire in pieno del beneficio fiscale bisogna avere un reddito sufficientemente elevato, altrimenti le somme eccedenti vanno perse;
2) Per poter realizzare i lavori le somme devono essere anticipate, quindi se non si dispone di un reddito sufficientemente elevato i lavori non possono essere realizzati;
3) Per venire incontro alle difficoltà di chi ha un reddito molto basso il legislatore ha previsto la possibilità di cedere a terzi il credito d'imposta inutilizzato;
4) In particolare per venire incontro alle amministrazioni condominiali si è dato la possibilità agli Istituti di credito di acquistare il credito d'imposta e finanziare l'esecuzione dei lavori per la parte relativa al beneficio fiscale, con un costo che si aggira all'incirca sul 10% del costo dell'opera.
5) Nella fase preliminare la procedura viene vagliata da un ente certificatore.
Ho cercato di sintetizzare sperando di essere stato chiaro, perchè la materia è abbastanza complessa. Per cui ne deriva che se ad oggi i lavori non decollano vorrà dire che il meccanismo è abbastanza complesso. Ma il punto chiave è quello economico, se il proprietario di un immobile vive in condizioni di reddito precario, con tutta la buona volontà anche se la costruzione sta per crollargli addosso i lavori non può effettuarli.
Per tale motivo trattandosi di interventi strutturali, senza i quali viene minata la vita dei cittadini, lo Stato dovrebbe sostituirsi all'intero ingranaggio macchinoso che si è creato. I fondi necessari lo Stato li dovrebbe erogare direttamente, per stati di avanzamento dei lavori, fino al raggiungimento dell'importo soggetto a beneficio fiscale (max 85%). Per controllare che i prezzi non vengano manipolati ed evitare speculazioni bisogna applicare la Tariffa delle Opere Pubbliche vigente, la somma residua del 15% dovrebbe pagarla lo Stato solo nei casi in cui sia dimostrata l'impossibilità dei pagamenti da parte di famiglie sotto la soglia di povertà. Per coloro che hanno la capacità reddituale il 15% può essere pagato direttamente all'impresa oppure concedendo un mutuo a tasso agevolato.
Ritengo che sia più favorevole un incentivo del 50% alle suddette condizioni e non un incentivo dell'85% macchinoso che sembra essere utile solo agli Istituti di Credito.

venerdì 28 settembre 2018

Funghi: inizia la stagione migliore, ecco dove cercarli



Funghi: inizia la stagione migliore, 

ecco dove cercarli

L'autunno è una delle stagioni migliori per chi cerca i funghi: ecco le zone in Italia dove cercarli

Dove cercare funghi in Italia
È arrivato l’autunno, una delle stagioni preferite per chi cerca i funghi. Ma non è così facile trovare quelli giusti da presentare in tavola, soprattutto se non si è fungaioli esperti e si è alle prime armi. Com’è noto infatti i luoghi ideali dove cercarli sono segreti molto preziosi e non vengono svelati con facilità da chi li conosce. Per non fare un buco nell’acqua e portare a casa un bel bottino, però, ecco qualche zona per una ricerca produttiva.
Prima, però, di mettersi alla ricerca di funghi è bene sapere è se nella zona dove siete intenzionati ad andare in esplorazione è necessario pagare una tassa a consorzi o altri enti, se ci sono dei giorni in cui è vietato o dei limiti quantitativi.
Un consiglio importante è quello di cercare di non andare a “caccia” quando c’è molta gente oppure dopo giornate festive, perché per forza di cose i funghi che si potranno portare a casa saranno molti meno.
Dal Trentino alla Sardegna ci sono tante zone particolarmente indicate, come anche suggerito dal sito di Agraria, dove vengono catalogati per poterli riconoscere.
Partendo dal Trentino, appunto, una zona interessante è quella dell’Altopiano della Paganella, ma non vanno escluse le Val di Fiemme e la Val di Non. Se si va in Valle d’Aosta, invece, La Thuile è perfetta per chi vuole tornare a casa con un bel bottino. In Liguria la Val d’Aveto, e in particolare la zona limitrofa al suggestivo Lago delle Lame nel comune di Rezzoaglio, è una tappa obbligata. Da non dimenticare anche la Valle Sturla dove si possono trovare numerosi funghi nei boschi che si trovano nell’area oppure, a Ponente, l’entroterra di Imperia. Nella vicina Emilia Romagna esiste la “strada del fungo” che collega Val di Taro, Val Baganza e Val di Ceno, da battere alla ricerca dei preziosi miceti. Nelle Marche ci sono diverse zone molto ricche per chi va in cerca dei miceti ad esempio il Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, oppure nei boschi del Monte Catria. Mentre in Calabria basta dirigersi nella zona della Sila o nel Parco Nazionale del Pollino.
In Campania si possono trovare in numerose aree adatte alla raccolta di funghi dell’entroterra, ma anche vicino alla Costiera Amalfitana e ad Avellino.
Quando si ha il prezioso bottino, però, è sempre bene far controllare da esperti che non ci siano prodotti non commestibili. Quindi è importante informarsi su dove fare le opportune verifiche.

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