“Gare stabilimenti balneari Ostia sono atto illegittimo e ingiusto” Capacchione (Sib) e Rustignoli (Fiba) condannano la clamorosa decisione del Comune di Roma che ha aperto i bandi per riassegnare 37 concessioni, ritenendole in scadenza a fine anno
Di Mondo Balneare 24 Dicembre 2020 19 Commenti Maurizio Rustignoli, presidente Fiba-Confesercenti (a sinistra) e Antonio Capacchione, presidente Sib-Confcommercio (a destra)
«L’iniziativa del Comune di Roma che ha bandito una gara per l’affidamento di 37 stabilimenti balneari legalmente esistenti e perfettamente operanti è palesemente illegittima, odiosamente ingiusta, pericolosamente arbitraria e turisticamente nociva». Lo affermano in una nota congiunta i presidenti del Sib-Confcommercio Antonio Capacchione e di Fiba-Confesercenti Maurizio Rustignoli. «È palesemente illegittima – spiegano Capacchione e Rustignoli – in quanto viola sia la normativa italiana (dal divieto di gare ex articolo 182 comma secondo del dl 34/2020 alla riserva statale dei criteri per l’assegnazione delle concessioni di cui all’articolo 1 comma 680 della legge 145/2018) sia il diritto europeo (dalla tutela del legittimo affidamento del concessionario esistente, come chiarito al punto 56 dalla sentenza della Corte di giustizia nella sentenza del 14 luglio 2016 “Promoimpresa”, alla tutela della proprietà aziendale riconosciuta dalla sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea del 28 gennaio 2016 “Laezza”)». «È odiosamente ingiusta perché tenta di sostituire gli attuali concessionari confiscando senza indennizzo o ristoro gli impianti, le attrezzature e le aziende che sono di loro proprietà con indebito arricchimento degli eventuali nuovi assegnatari. È pericolosamente arbitraria perché la scelta di nuovi concessionari avverrà con criteri incerti, vaghi e generici con modalità del tutto discrezionali. È turisticamente nociva perché precari affidamenti stagionali penalizzano sia gli investimenti che la qualità dei servizi», proseguono i presidenti di Sib-Confcommercio e Fiba-Confesercenti. «Ci auguriamo che il Comune di Roma si ravveda – concludono Rustignoli e Capacchione – annullando in autotutela un siffatto atto inconsulto e iniquo prima del doveroso intervento dell’autorità giudiziaria italiana che sicuramente farà giustizia di una iniziativa che appare solo di chiaro sapore politico ed elettorale». Fonte: MondoBalneare.com
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