Voto in Senato, durissimo attacco di Sgarbi a Liliana Segre
Vittorio Sgarbi ha attaccato il discorso e il voto di fiducia al governo Conte di Liliana Segre: "È contro la democrazia"
La fiducia al governo Conte bis è stata votata da 156 senatori, tra cui anche Liliana Segre. Al suo ingresso in Senato è stata salutata da un lungo applauso. Il suo appoggio al premier, però, è stato aspramente criticato da Vittorio Sgarbi ai microfoni di Quarta Repubblica, trasmissione di Rete 4 condotta da Nicola Porro. Il video
Vittorio Sgarbi attacca Liliana Segre: “Contro la democrazia”
Vittorio Sgarbi ha fortemente criticato l’intervento di Liliana Segre, oltre al suo voto di fiducia nei confronti del governo Conte: “La frase della senatrice è terribile – ha detto – perché è contro la democrazia. Dice che di fronte alla pandemia ha sentito un richiamo fortissimo, un misto di senso del dovere e di indignazione civile. Che vuol dire votare sì è giusto”.
“Invece no, cara senatrice Segre – ha aggiunto Sgarbi -: si doveva astenere o votare nel silenzio. Non può, con la sua autorità morale, dire che uno che vota no non ha la legittimità di fare una cosa di responsabilità e di senso del dovere”.
Secondo il deputato, “senso del dovere è la democrazia, non è una parte sola. Tant’è che le ho ricordato che lei non ha manifestato nessuna pubblica controindicazione al fatto che suo marito fosse stato candidato dell’Msi e che oggi probabilmente voterebbe contro”.
“Non è che il voto ‘per’ è un voto alto e nobile e il voto ‘contro’ è un voto ignobile di gente che vuole far saltare tutto quando c’è la crisi – ha concluso Sgarbi -: se c’è la crisi e chi guida l’automobile non sa guidare, fermo l’automobile e cambio l’autista”.
Salvini cita frase choc sui senatori a vita: bufera in Aula
L’intervento di Liliana Segre in Senato
Liliana Segre, prima di dichiarare il suo voto, ha spiegato che “sono stata prestata alla politica, senza essermene mai occupata, dal presidente Mattarella che un giorno mi ha fatto senatrice a vita. Io sono spettatrice. Ho iniziato molte cose tardi ma tardi così, non pensavo. Devo rileggere quel discorso, capire se ha toccato certi punti che mi interessano”.
La senatrice a vita ha deciso, nonostante il veto dei medici, di recarsi a Roma e votare la fiducia a un governo colpito da una “crisi incomprensibile”.
mercoledì 20 gennaio 2021
Le scadenze del DVR
PROMEMORIA
Le scadenze del DVR
- entro 90 giorni dalla data inizio attività: per le imprese di nuova costituzione
- entro 30 giorni dalla modifica lavorativa
Facciamo un esempio.
Se un’azienda ha data inizio attività 30 settembre, entro il 29 dicembre dovrà redigere il Documento di valutazione rischi.
Approfondisci l’argomento
Il Piano di emergenza interno
Per le sole attività soggette a controllo da parte dei Vigili del fuoco o con più di 10 dipendenti:
- entro 30 giorni dalla modifica lavorativa
- riunione periodica della Sicurezza (Articolo 35)
Per le aziende con più di 15 lavoratori:
- 1 volta l’anno
Le scadenze nelle nomine delle varie figure
RLS
Rielezione da parte dei lavoratori, o conferma del rappresentante in carica, ogni 3 anni
Approfondisci l’argomento:
RSPP:
Non vi è scadenza normativa al mandato di RSPP, eventuali scadenze sono definite all’interno dell’eventuale contratto tra le parti.
Approfondisci l’argomento:
Medico Competente
Non vi è scadenza normativa, eventuali scadenze sono definite all’interno dell’eventuale contratto tra le parti.
Approfondisci l’argomento:
Corsi di formazione e aggiornamento
Lavoratori
- Corsi di formazione base entro 60 giorni dalla data di assunzione
- Aggiornamenti di 6 ore nell’arco dei 5 anni consecutivi al corso base
RLS
- Corsi di aggiornamento 1 volta all’anno della durata di 4 o 8 ore per le aziende con rischi specifici (es Chimico/biologico)
Addetti PS e AI
- Corsi di aggiornamento per addetti al Primo Soccorso ogni 3 anni (4 ore)
- Corsi di aggiornamento per addetti all’emergenza Incendio ogni 3 anni (2-5-8 ore rispettivamente per le aziende a rischio incendio basso – medio . alto) ai sensi della circolare 12653 del 23 febbraio 2011
RSPP
- Aggiornamenti nell’arco dei 5 anni consecutivi al corso di abilitazione, la durata degli aggiornamenti dipende dal Macro-settore B di appartenenza.
I corsi ANFOS
Sorveglianza Sanitaria
- Almeno una volta all’anno in caso di esposizione a sostanze chimiche e cancerogene o ad agenti biologici
- Ogni 2 o 5 anni in caso di esposizione a rischio Videoterminali
Approfondisci l’argomento
Sopralluogo ambienti di lavoro
Medico Competente, RSPP e Datore di lavoro almeno una volta all’anno
Manutenzioni periodiche
Estintori
Tipo estintore | controllo | revisione | collaudo |
polvere | 6 mesi | 36 mesi | 6 anni o 12 anni (se CE) |
CO2 | 6 mesi | 60 mesi | 10 anni |
Schiuma acqua | 6 mesi | 18 mesi | 6 o 12 (se CE) |
Approfondisci l’argomento:
Impianti elettrici
- Verifiche ispettive obbligatorie ai sensi del DPR 462/01 ogni 2 o 5 anni per ambienti rispettivamente a rischio di incendio alto od ordinario (medio – basso)
- Verifiche ai sensi del D.M. 37/08 : Ogni 2 anni verifica della messa a terra, ogni 6 mesi verifica del corretto funzionamento dei differenziali
Ascensori (ai sensi del DPR 162/99)
- Visite finalizzate alla verifica dell’integrità e dell’efficienza di tutti i dispositivi e dei componenti ogni 6 mesi
- Visite di manutenzione preventiva: non è specificata una periodicità perché questa dipende dalle caratteristiche dell’impianto, di norma vengono eseguite 8-12 visite all’anno (incluse le due semestrali)
- Comunicazioni
• Entro 48 ore dalla ricezione del certificato medico comunicare all’INAIL un infortunio sul lavoro
ANFOS: Associazione Nazionale Formatori Sicurezza sul Lavoro
Per maggiori informazioni:
Numero Verde: 800.589.256
E-mail: info@anfos.it
Normativa e Sanzioni
- Testo Unico sulla Sicurezza
- Antincendio
- Prevenzione incendi
- D.M 03/08/2015 - Prevenzione incendi
- Cantieri
- Lavori in quota
- Primo Soccorso
- Formazione
- Uffici
- Volontariato
- DPI
- Attrezzature
- Sorveglianza sanitaria
- Norme segnaletica di sicurezza
- Quando scade il DVR?
- Il Decreto del Fare D.L.69/13
- Le semplificazioni introdotte dal Decreto del fare
- Interpelli Sicurezza Marzo 2014
- Scadenze
- Sanzioni per datori, RSPP dirigenti e altre figure
- Sanzioni sulla sicurezza per i lavoratori
- Sanzioni per dirigenti e preposti
- Sanzioni per la violazione delle norme relative alle sostanze pericolose
- Sanzioni per mancata redazione del DVR
- Direttive e Linee guida europee sulla sicurezza sul lavoro
- DM 06/03/13 formatore sicurezza
- Bozza Accordo Stato Regioni 2015 formazione sicurezza
lunedì 18 gennaio 2021
Sondaggi, Renzi crolla al 2,4%: per gli italiani crisi incomprensibile, ha agito per suoi interessi
Sondaggi, Renzi crolla al 2,4%: per gli italiani crisi incomprensibile, ha agito per suoi interessi
Gli italiani non hanno capito la mossa di Matteo Renzi, e se l’hanno capita non l’hanno apprezzata, svela il sondaggio di Nando Pagnoncelli per il Corriere della Sera. Italia Viva crolla nei sondaggi, ora è al 2,4%. Risale velocemente Forza Italia, di nuovo sopra i 10 punti dopo molto tempo. Secondo gli italiani il governo deve continuare, la fiducia in Conte cala ma tiene, ancora.
Dopo settimane, o mesi, di botta e risposta, Matteo Renzi ha aperto ufficialmente la crisi di Governo. E gli italiani come l'hanno presa? Hanno capito la mossa del leader di Italia Viva? Se lo è chiesto Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera. Secondo il sondaggio, il 42% degli italiani non ha capito le ragioni della crisi politica, il 45% sì e il 13% preferisce non rispondere. Tra chi ha capito e chi non ha capito, però, emerge un dato chiaro: il 44% dei cittadini crede che la crisi sia dovuta "al desiderio di Renzi di inseguire i propri interessi personali o della sua parte politica", solo il 16% crede alle questioni di merito esposte dal leader di Italia Viva.
continua su: https://www.fanpage.it/politica/sondaggi-renzi-crolla-al-24-per-gli-italiani-crisi-incomprensibile-ha-agito-per-suoi-interessi/
https://www.fanpage.it/
venerdì 15 gennaio 2021
Come calcolare il costo del pedaggio autostradale della serie "Quello che dvresti sapere"
Come calcolare il costo del pedaggio autostradale
Viaggiare sulle autostrade italiane significa anche pagare il pedaggio, come si calcola
16 Gennaio 2021 Condividi su FacebookIn Italia il costo del pedaggio autostradale cambia a seconda del tratto di strada percorso. Il pedaggio infatti è una tassa obbligatoria che si calcola usando un coefficiente, ovvero la Tariffa Unitaria, che viene moltiplicato per il numero di chilometri che separano i caselli autostradali. Infine viene sommata l’IVA al 22%.
Indice
In Italia il costo del pedaggio autostradale cambia a seconda del tratto di strada percorso. Il pedaggio infatti è una tassa obbligatoria che si calcola usando un coefficiente, ovvero la Tariffa Unitaria, che viene moltiplicato per il numero di chilometri che separano i caselli autostradali. Infine viene sommata l’IVA al 22%.
Indice
Tariffa unitaria a km
La Tariffa Unitaria per il calcolo del pedaggio autostradale dipende da elementi precisi:
- classe del veicolo, determinata sulla base di elementi fisicamente misurabili come l’altezza sulla perpendicolare dell’asse anteriore per mezzi a due assi (classi A e B) e solo in base al numero degli assi per veicoli che ne hanno più di due (classi 3, 4, 5);
- caratteristiche del tratto stradale, se si trova in pianura o in montagna. I costi di costruzione, gestione e mantenimento del tratto di strada cambiano, e con essi anche il pedaggio;
- società concessionaria che gestisce il tratto percorso, durante un viaggio si può percorrere anche una lunga tratta divisa in proprietà di differenti società.
Classe A Classe B Classe 3 Classe 4 Classe 5 Tariffe di pianura 0,07231 €/km 0,07401 €/km 0,09862 €/km 0,14864 €/km 0,17530 €/km Tariffe di montagna 0,08547 €/km 0,08749 €/km 0,11414 €/km 0,17426 €/km 0,20629 €/km
La Tariffa Unitaria per il calcolo del pedaggio autostradale dipende da elementi precisi:
- classe del veicolo, determinata sulla base di elementi fisicamente misurabili come l’altezza sulla perpendicolare dell’asse anteriore per mezzi a due assi (classi A e B) e solo in base al numero degli assi per veicoli che ne hanno più di due (classi 3, 4, 5);
- caratteristiche del tratto stradale, se si trova in pianura o in montagna. I costi di costruzione, gestione e mantenimento del tratto di strada cambiano, e con essi anche il pedaggio;
- società concessionaria che gestisce il tratto percorso, durante un viaggio si può percorrere anche una lunga tratta divisa in proprietà di differenti società.
Classe A | Classe B | Classe 3 | Classe 4 | Classe 5 | |
---|---|---|---|---|---|
Tariffe di pianura | 0,07231 €/km | 0,07401 €/km | 0,09862 €/km | 0,14864 €/km | 0,17530 €/km |
Tariffe di montagna | 0,08547 €/km | 0,08749 €/km | 0,11414 €/km | 0,17426 €/km | 0,20629 €/km |
Tariffa fissa
Ci sono casi in cui il pedaggio si avvale di una tariffa fissa, che non dipende dai km percorsi. Questo succede sulle tratte autostradali definite “sistemi aperti”. Qui gli automobilisti non ritirano il biglietto al casello, che indica la provenienza del mezzo e/o dove si è diretti. Non si conosce quindi il percorso effettivo, la percorrenza in chilometri su cui si basa il calcolo dell’importo del pedaggio da versare è calcolata su una lunghezza stabilita forfettariamente e approvata dall’ente concedente.
Ci sono casi in cui il pedaggio si avvale di una tariffa fissa, che non dipende dai km percorsi. Questo succede sulle tratte autostradali definite “sistemi aperti”. Qui gli automobilisti non ritirano il biglietto al casello, che indica la provenienza del mezzo e/o dove si è diretti. Non si conosce quindi il percorso effettivo, la percorrenza in chilometri su cui si basa il calcolo dell’importo del pedaggio da versare è calcolata su una lunghezza stabilita forfettariamente e approvata dall’ente concedente.
Nessun commento:
Posta un commento