Le motivazione che hanno determinato il risultato sono
diverse a secondo del pulpito dal quale arrivano.
Il particolarmente deluso Mister Braglia dice che la
sconfitta è sicuramente dovuta ad alcune assenze come quella di Bruno che stava
attraversando un buon periodo e che quando si è costretti ad arrangiarsi non è
possibile arrivare alla quadratura del cerchio che resta l’assioma principe di
chi non sa che cos’è neppure un cerchio e vuole per forza farlo diventare un quadrato.
Non si capisce che cosa possa interessarci delle forma dei
padovani e delle possibilità che hanno per arrivare ai play off.
Sarebbe stato meglio dire che erano più forti e più
determinati e basta. Rigirare la frittata rischiando di raccoglierla da terra non
conviene. Quando non riesci a trattenere la bava non aprire la bocca che è
meglio. In campo troppa imprecisione, troppa noncuranza e arrembaggi per fare
quella confusione proverbiale senza che a poppa sappiano quello che succede sul
resto della nave.
TABELLINO
PADOVA (4-3-3): Silvestri; Rispoli, Legati,
Trevisan, Renzetti; De Feudis, Viviani, De Vitis (22' s.t. Dellafiore); Cutolo,
Babacar (18' s.t. Vantaggiato), Farias (42' s.t. Jelenic). All. Colomba.
JUVE
STABIA (4-3-3): Seculin; Baldanzeddu, Martinelli, Scognamiglio, Dicuonzo;
Jidayi, Mezavilla, Suciu (17' s.t. Caserta); Acosty (15' s.t. Verdi), Cellini,
Improta (14' s.t. Zito). All. Braglia.
ARBITRO: Michael Fabbri di Ravenna
ASSISTENTI: Marco Bolano di Livorno - Filippo
Valeriani di Ravenna
IV
UOMO: Renzo Candussio di Cervignano
MARCATORI: 7' s.t. Babacar
AMMONITI: Dicuonzo (JS); Farias (P)
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