CONFRATERNITA DI ESPORTAZIONE
La confraternita fu fondata il 5 agosto 1895 con decreto dell'arcivescovo di Taranto Pietro
Alfonso Jorio nella chiesa di San Francesco di Paola in
Taranto.
La fondazione fu voluta da alcuni operai del Regio Arsenale Militare Marittimo di Taranto che erano originari di Napoli e Castellammare di Stabia, per tale motivo
il sodalizio fu intitolato alla Madonna di Piedigrotta, San Gennaro (Patroni di Napoli) e San Catello (Patrono di Castellamare di Stabia).
Gli scopi della fratellanza, oltre a quello di culto, erano il mutuo soccorso fra i confratelli ed in caso di
morte,la sepoltura nella cappella gentilizia della confraternita per tutti i
membri.
Secondo lo statuto del 1895 alla confraternita possono aderire
coloro che sono di origine napoletana o stabiese che per vari motivi vivono in Taranto e anche persone che sono di Taranto
La confraternita celebrava con solennità la festa della Madonna di
Piedigrotta e dei due santi patroni e partecipava alla processione di San Francesco di Paola.
La confraternita si esaurì subito dopo la Seconda guerra mondiale a causa del periodo del fermo
post-bellico dell'arsenale e a causa del ritorno a casa della maggior parte
della comunità partenopea di Taranto. Attualmente la confraternita si è
trasferita nella chiesa di Sant'Agostino.
Abito di Rito
I confratelli indossavano un abito molto diverso rispetto alle altre
congreghe tarantine perché richiamava la tradizione napoletana. L'abito di rito
era così composto:
· a differenza di tutte le congreghe di taranto i confratelli non
indossavano un cappuccio sul capo ma si legavano al collo un grande cappuccio
che scendeva sulle spalle con dei grossi buchi per gli occhi,
· Mozzetta celeste chiusa con un solo bottone
nella parte superiore con cucito sulla sinistra un medaglione che raffigurava i
santi titolari del sodalizio,
· Camice bianco,
· Cintura di seta rossa,
·
Scarpe nere e calze bianche.
Bibliografia
·
Nicola Caputo, Destinazione
Dio, Mandese Editore, Taranto 1984
·
Antonio Rubino, Le
confraternite laicali a Taranto dal XVI al XIX secolo, Schena Editore,
Fasano 1995
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