Anche ai miei tempi era difficile trovare un posto di lavoro.
Dopo il diploma passeggiai per il lungo mare giusto il tempo di spedire qualche lettera alle ditte più in voga del tempo che venivano bersagliate di missive con richieste di assunzione da tutte le parti d'Italia.
Mi chiamarono a fare il servizio militare e non mi sottrassi iscrivendomi all'Università per non pesare sulla famiglia senza portare un soldo a casa.
Qualcuno il posto lo trovò veramente nei Cantieri navali, qualcun altro presso i Cantieri metallurgici e qualcun altro facendo concorsi a rotta di collo presso tutti quegli enti che avevano fame di diplomati e di laureati da mandare nei posti più sperduti della nostra Italia.
Finito il militare trovai un posto da personale ispettivo tecnico presso un ente di diritto pubblico ma dovetti andare lontano da casa, a Torino invece della Milano che mi avevano proposto.
A Torino invece c'erano un'infinità di aziende che cercavano personale da impiegare anche senza specifiche competenze che sarebbero state trasmesse al personale con corsi di formazione.
Negli anni appresso scopri che molti compagni di scuola facendo affidamento sulla loro avvenenza fisica si era avvicinati al mondo del cinema trovandovi un discreto rifugio con ruoli di secondo piano o con incarichi i più diversi. Qualche altro aveva sfruttato la capacità acquista di suonare la chitarra per imbarcarsi su navi passeggere inserendosi in orchestrine un po' raccogliticce, altri come indossatori, e altri ancora conquistando il cuore di qualche ragazza col padre imprenditore.
Comunque ognuno si industriava nella direzione che più gli era congenita o che il suo estro gli suggeriva. Molti di questi lo ho rintracciati negli Stati Uniti e qualcuno al quale avevo ripetutamente passato il compito di macchine oggi vive un vita agiata in California e qualche altro in Florida nel mezzo della popolosa colonia di italiani un po' nostalgici e un po' spacconi.
Non so quanti di quelli che hanno conseguito il successo la raccontano giusta, ma sicuramente se non è tutto oro quello che luce vivono bene del frutto del loro lavoro.
Se dopo il diploma di scuola superiore non si
ha nessuna intenzione di continuare negli studi universitari, quali strade bisognerà percorrere
per trovare un lavoro?
Potrebbero esserci diverse opportunità, occorre avere le idee chiare e inseguire i propri sogni e le proprie attitudini.
C'è la crisi e la disoccupazione cresce in molti paesi, ma c'è chi cerca di darsi da fare, magari inventandosi un lavoro, improvvisando un mestiere che risulti anche remunerativo.
C'è chi ha fatto un elenco dei lavori più strani e meglio pagati nel mondo, e ci si può accorgere che l'arte di arrangiarsi non è più esclusiva del nostro Paese.
Alcuni sono così stravaganti da sembrare la trovata di qualche buontempone.
In realtà, specie di questi tempi, stanno prendendo piede mestieri "particolari" che garantiscono guadagni più che dignitosi.
Tra i lavori più strambi "La lettrice di rossetto", ovvero leggere il futuro di una donna dall'impronta che lasciano le sue labbra con il rossetto, guadagno tra $ 25 e $
Per i meno socievoli invece sarebbe più adatto "Lo spaventapasseri umano", da $
Se invece vi piace fare acquisti c'è lo "Shopper anonimo", ovvero si fanno compere, ma in realtà si controlla la qualità del lavoro dei dipendenti e si riferisce al proprietario del negozio: $
Per i tipi più originali la proposta è "farsi tatuare la pubblicità o il logo di una ditta sul corpo: da $
Il problema sorge quando scade il contratto o se la ditta fallisce.
Ma fra i lavori "seri" qual'è il più quotato?
Sembra essere l' "Avvocato specializzato in brevetti", ovvero colui che segue le cause tra le aziende che si contendono le idee creative.
Stipendio: 170 mila dollari l'anno.
Sarà poco creativo, ma ne vale la pena!!!
In Italia esistono settori nei quali è più difficile trovare personale, come panettieri, sarti, gelatai.
Alti mestieri carenti di forza lavoro calzolai, idraulici, fabbri, falegnami, giardinieri, meccanici, badanti.
Lavori verdi: il 70% dei laureati nelle discipline forestali lavora entro 3 anni dal conseguimento della laurea.
Un premio alla voglia di mettersi in gioco e soprattutto alla fantasia.
Comunque non abboccate all'amo di quelli che vi prometto guadagni allettanti. Sono soltanto e solo fregature.
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