Castellammare di Stabia. Il Circolo della legalità nel bene confiscato alla criminalità
Sarà ospitato in un bene confiscato alla criminalità organizzata il “Circolo della legalità Intercomunale” di Castellammare di Stabia. Avviato l’iter procedurale che porterà alla realizzazione del circolo nei locali di Corso Garibaldi.
Con l’incontro di oggi a Palazzo Farnese con i rappresentanti dell’associazione SOS Impresa diamo il via al cronoprogramma che porterà nei prossimi mesi all’apertura dell’importante presidio nei locali di Corso Garibaldi.
Con l’incontro di oggi a Palazzo Farnese con i rappresentanti dell’associazione SOS Impresa diamo il via al cronoprogramma che porterà nei prossimi mesi all’apertura dell’importante presidio nei locali di Corso Garibaldi.
In questo modo diamo seguito all’impegno che avevamo sottoscritto nel corso della campagna elettorale con le associazioni antiracket e antiusura attive sul territorio cittadino e che avevano chiesto espressamente di dare seguito alla delibera sottoscritta dal commissario straordinario per dotare la città del primo circolo della legalità. Inoltre abbiamo concordato la possibilità di avere ospite a Castellammare il prefetto Domenico Cuttaia, attuale commissario straordinario del governo per le iniziative antiracket e antiusura.
All’incontro erano presenti anche Andrea Di Martino (vicesindaco), Luigi Cuomo (presidente nazionale SOS Impresa), Aldo Cimmino (presidente SOS Impresa Napoli) e Giorgio Baiana (dirigente SOS Impresa Campania).
All’incontro erano presenti anche Andrea Di Martino (vicesindaco), Luigi Cuomo (presidente nazionale SOS Impresa), Aldo Cimmino (presidente SOS Impresa Napoli) e Giorgio Baiana (dirigente SOS Impresa Campania).
Il Circolo della Legalità Intercomunale sarà ospitato nei locali di Corso Garibaldi e avrà come finalità quella di svolgere funzioni di aiuto alle imprese e ai cittadini nell’azione di contrasto dei fenomeni criminali dell’usura e del racket, di incentivare la collaborazione con le Forze dell’Ordine, di impulso alla cultura del riuso sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata e alla memoria delle vittime innocenti della criminalità, di promozione di iniziative tese a rinsaldare il patto sociale tra cittadini ed istituzioni nel fronte civile antimafia e di costituzione di parte civile nei processi per estorsione ed usura.
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