Castellammare - «Dai a me l'appalto ed evitiamo di fare ammuina», l'imprenditore 25enne torna in libertà.
E' stato arrestato nell'estate del 2018 per aver tentato un'estorsione ai danni di una ditta che lavorava in piazza Umberto. E' stato comunque rinviato a giudizio ma attenderà il processo fuori dal carcere
sabato 29 dicembre 2018 - 09:49
Attenderà il processo fuori dal carcere l'imprenditore 25enne di Castellammare, Daniele Imparato, arrestato nell'estate del 2018. Il Tribunale ha deciso di concedergli la libertà con gli arresti domiciliari fuori dalla Campania grazie alla mozione presentata dal suo legale. La prima udienza è fissata per l'inizio di marzo durante la quale il 25enne dovrà chiarire la sua posizione sulla presunta estorsione ai danni di una ditta che lavorava nel cantiere di piazza Umberto a Castellammare. Imparato infatti venne arrestato per aver chiesto con minacce il subappalto obbligando il titolare della società che aveva vinto l'appalto, ad utilizzare i suoi mezzi e di dare alla sua azienda il 3%.
Secondo l'accusa si sarebbe recato nel cantiere in compagnia di esponenti di spicco del clan D'Alessandro. «Dai a me l'appalto ed evitiamo di fare ammuina» avrebbe detto al titolare. E solo dopo le denunce di quest'ultimo, sono partite le indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli la quale decise di arrestare il 25enne. La ditta vincitrice dell'appalto per il rifacimento del manto stradale, dopo un primo rifiuto, aveva il timore anche di lasciare i propri mezzi all'interno del cantiere per paura di ritorsioni da parte della cosca di Scanzano. Una pressione esercitata dai D'Alessandro tramite Imparato che, per l'accusa, era anche emissario del clan.
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