Andare per tornare
Andare per tornare
c’è sempre convenienza,
ma andare per restare
sto a soffrir da anni
perdendo appartenenze
che senza sembri,
un fuori scena,
uno in assenza di qualcosa.
L’ultima dose di ricordi
ormai se n’è andata
e chi sta già a riposo
non vuole sentir dire
di esserti parente.
Fra tanta gente
vai proprio a scegliere
quello più estraneo
figlio di un figlio
perso stando lontano
senza frequentarsi
se non quando
c’era da chiedere qualcosa.
Ormai il tempo riposa
ed anche chi è scomparso
prematuro.
Ci sentivamo appena
ed io lo conoscevo
da quando
ci sono i blog,
i siti di servizio
che sembrano
come armistizi
siglati a distanza
in onoranza
di non so che cosa
o di una appartenenza
senza ricorrenze
ma solo per parlare
di questo e quello
o di quelli
che non ci sono più
in un panorama
che non è più lo stesso
ancor senza fortuna
se non per quelli
che la tentano altrove.
Le prove ? Su Facebook
ce ne sono tante.
Le donne
non son più quelle sante di una
volta.
Oggi sono diverse
col progresso negli occhi
fanno di tutto
dal pedicure ad altro
e l’uomo più scaltro
non è più cornuto
del dovuto.
Andare per tornare
ma per restare
solo il necessario
quando l’amore è altrove
e il tuo diario
prevede appuntamenti
nel quotidiano
che soltanto col tempo
diranno se il necessario
ha superato l’abitudinario
per essere annotato
nel viale dei celebrati
o decerebrati
senza ripensamenti.
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido 05.09.2021
h 13.50
gioacchinoruocco@libero.it
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