Torna la zona gialla: la prima Regione da lunedì 30 agosto. 2 Comuni in arancione
Per la Sicilia, che la scorsa settimana a sorpresa era riuscita a evitarla, da lunedì 30 agosto scatterà la zona gialla
Questa volta non c’è scampo. Per la Sicilia, che la scorsa settimana a sorpresa era riuscita a evitarla, da lunedì 30 agosto scatterà la zona gialla. È ormai praticamente certo, perché la fotografia del Covid scattata nell’isola non lascia più nulla all’immaginazione (qui trovate tutte le nuove regole in vigore in zona gialla).
Quando scatta la zona gialla
Si resta in zona bianca se:
- l’incidenza settimanale dei contagi è inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti per tre settimane consecutive,
- qualora si verifichi un’incidenza superiore a 50 casi per 100.000 abitanti, la Regione resta in zona bianca se si verifica una delle due condizioni successive:
– il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 15%; oppure
– il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 10%;
Si passa da zona bianca a gialla invece quando:
- l’incidenza settimanale dei contagi deve essere pari o superiore a 50 ogni 100mila abitanti a condizione che il tasso di occupazione dei posti letto in area medica sia superiore al 15% e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid sia superiore al 10%
- qualora si verifichi un’incidenza pari o superiore a 150 casi per 100mila abitanti, la Regione resta in zona gialla se si verificano una delle due condizioni successive:
– il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 30%; oppure
– il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da Covid-19 è uguale o inferiore al 20%;
Zona gialla in Sicilia da lunedì 30 agosto
Mentre si discute di estendere l’obbligo di green pass e di allungarne la durata, 1.491 contagi da Coronavirus solo ieri, martedì 24 agosto, in Sicilia, con ben 102 ricoveri totali in terapia intensiva: 78 di questi sono non vaccinati.
Secondo Agenas, la Sicilia è ora all’11% di occupazione dei posti in terapia intensiva, con un rialzo di 2 punti. Il limite del 10% che consente di restare in zona bianca, dunque, ora è stato superato. Ed è oltre soglia anche per quanto riguarda i ricoveri in area medica, stabile al 19%, dunque fissa su 4 punti percentuali in più rispetto al tetto del 15%.
A un passo dal giallo, ma quasi certamente si salveranno ancora, ci sono anche Sardegna e Calabria. La Sardegna ha superato il parametro delle terapie intensive occupate (11,2%) ed è salita anche al 14% la percentuale di ricoveri negli altri reparti. La Calabria è al 6% per quanto riguarda le terapie intensive e al 15,2% per le ospedalizzazioni in area medica.
La strategia anti-Covid di Musumeci
In Sicilia intanto dalla sua pagina Facebook il presidente della Regione Nello Musumeci ha lanciato anche un appello: “Vaccinatevi”. Nessun paradosso infatti sui vaccini che verrebbero “bucati” dalla variante Delta (ne abbiamo parlato approfonditamente qui).
“Più delle parole, forse, possono i numeri. E allora eccoli quelli di oggi (ieri, ndr), giorno in cui registriamo altri 14 ingressi in terapia intensiva, che fanno salire a 102 le persone attualmente ricoverate” spiega il governatore della Regione. Sono donne e uomini che il Covid ha attaccato duramente e che rischiano, “è duro dirlo ma è la drammatica verità”, la vita. Ben 78 di loro non sono vaccinati. In degenza ordinaria il trend non cambia. “Dei 729 attuali degenti, 552 non hanno fatto neppure una dose di siero”, scrive Musumeci.
La Sicilia, da mesi particolarmente restia alle vaccinazioni, le ha provate tutte. “Appelli, iniziative speciali, open day, testimonianze di esperti, di chi di Covid è malato o di chi è guarito” spiega ancora il presidente.
“Tutte le strade abbiamo percorso in questi mesi per far sì che i siciliani si vaccinassero. Rinnovo l’appello a tutti e mi attendo molto dalla esecuzione della ordinanza che è diventata operativa. Noi continueremo a fare di tutto, ma anche i cittadini facciano la loro parte. La maggioranza dei siciliani lo ha dimostrato ed è tempo che ciascuno prenda coscienza del dovere civico di proteggersi”.
Cosa prevede l’ordinanza in Sicilia dal 24 agosto al 2 settembre
Intanto è entrata in vigore l’ordinanza con cui Musumeci cerca di mettere un freno ai contagi. I Comuni di Barrafranca e Niscemi, dal 24 agosto 2021 fino al 2 settembre 2021 compreso, diventano zona arancione, secondo le disposizioni previste dalla normativa nazionale.
Nei Comuni indicati nell’allegato “A”, oltre alle disposizioni per il contenimento del contagio, si applicano dal 24 agosto 2021 fino al 6 settembre 2021 compreso, misure speciali.
I Comuni ricompresi nell’allegato “A” sono:
- Licata
- Porto Empedocle
- Racalmuto
- Ravanusa
- Butera
- Gela
- Mazzarino
- Niscemi
- Riesi
- Aci Castello
- Castel di Iudica
- Fiumefreddo di Sicilia
- Grammichele
- Gravina di Catania
- Mascalucia
- Mazzarone
- Motta Sant’Anastasia
- Palagonia
- Ramacca
- San Cono
- San Michele di Ganzaria
- San Pietro Clarenza
- Valverde
- Viagrande
- Barrafranca
- Piazza Armerina
- Pace del Mela
- Rodi Milici
- San Filippo del Mela
- Santa Lucia del Mela
- Villafranca Tirrena
- Cinisi
- Terrasini
- Acate
- Chiaramonte Gulfi
- Comiso
- Ispica
- Vittoria
- Augusta
- Avola
- Carlentini
- Francofonte
- Lentini
- Noto
- Pachino
- Priolo Gargallo
- Rosolini
- Solarino
- Campobello di Mazara
- Castellammare del Golfo
- Castelvetrano
- Custonaci
- Pantelleria.
Ecco le regole dei Comuni dell’allegato “A”:
- uso obbligatorio delle mascherine in tutti i luoghi al chiuso e in quelli all’aperto dove sono presenti più soggetti, come strade e piazze, ad eccezione dei bambini di età inferiore ai 12 anni, dei soggetti affetti da patologie che ne rendono incompatibile l’utilizzo e di coloro che, nel rispetto delle misure di prevenzione, effettuano attività sportiva all’aperto
- divieto di assembramento nelle aree pubbliche
- per le attività di banchetto e per gli eventi privati restano ferme le disposizioni vigenti con obbligo di tampone rinofaringeo per gli operatori e per i partecipanti nelle 48 ore antecedenti l’evento. Per le attività di banchetto e per gli eventi privati l’obbligo di tampone rinofaringeo, per gli operatori e per i partecipanti nelle 48 ore antecedenti l’evento, è previsto, nello spirito della ordinanza che tende a favorire l’immunizzazione della popolazione, solamente per coloro che non sono vaccinati contro il Covid
- si pone il raggiungimento del target del 70% dei vaccinati in prima dose nel territorio comunale. Alla scadenza dell’efficacia dell’ordinanza, nel caso di mancata progressione del target previsto dei vaccinati in prima dose nel territorio comunale e di concomitante diffusione del contagio superiore al parametro di 250 casi per 100mila abitanti, vengono, con successiva ordinanza, disposte ulteriori misure di contenimento.
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