Stadio La Barbera - Palermo |
Il resoconto dell’incontro parla poco di Juve Stabia, anche se non mancano da parte di essa momenti buoni e coraggiosi nell'affrontare la squadra avversaria che ha un carattere e una voglia di riscatto che la nostra non sembra avere.
Il minimo contrattuale è
assolto sfruttando, come al solito, l’entusiasmo iniziale o la forza della
disperazione che chi mena per prima mena due volte anche se pur avendo menato
tante volte per prima poi è finita per prenderle lo stesso.
Il complessivo non ha forza nelle gambe e nel cuore e più di tanto non riesce a dare. Usciremo fuori, quasi certamente, da questa esperienza se non si corre ai ripari di un rinnovamento organizzativo ed identitario.
Non si può continuare a
vivere con le eredità del passato.
L’impostazione è sempre la stessa e ancora
più deludente quando il capataz non è in panchina. I moduli possono variare, ma
la qualità del gioco resta solamente istintiva. Una volta esaurita finisce con
sonore mazziate e punti persi.
Certo anche la Juve Stabia è stata pericolosa, ma resta il fatto che i goal presi sono tre e la
passeggiata a Palermo ha prodotto uno nuovo stallo oltre quello con il Lanciano
che doveva segnarne la resurrezione.
Quando il modulo è la disperazione il risultato è sempre come quello di oggi. Una compagine male assortita che non riesce a muoversi dalla stazione di partenza.
A mio giudizio non c’è
più niente da fare già da adesso. L’ultimo tentativo è quello di cambiare
manico, come ha fatto il Palermo.
Gattuso era un bravo giocatore, pieno di voglia di giocare e di onorare il suo contratto, che è una cosa
diversa da essere un bravo tecnico. Onore a Gattuso, ma non basta il brevetto
di allenatore per fare questo mestiere.
La partita è un cantiere in continua
evoluzione e se non sia ha capacità organizzativa e di analisi degli avvenimenti che si susseguono in campo, l’impalcatura
rischia di crollare come è crollata quella della Iuvestabia sotto il peso delle
tre reti palermitane.
Palermo
(4-3-1-2): Sorrentino;
Morganella, Andelkovic, Terzi, Daprelà; Bolzoni, Barreto, Verre (dal 40's.t.
Troianiello); Di Gennaro (dal 22's.t. Pisano); Dybala (dal 28's.t. Lafferty),
Hernandez. A disp.: Ujkani, Pisano, Milanovic, Stevanovic, Lores, Ngoyi,
Belotti.
All.: Giuseppe Iachini
JUVE
STABIA (4-4-2) Calderoni;
Ghiringhelli, Lanzaro, Murolo, Zampano (dal 1's.t. Martinelli); Ciancio (dal
1's.t. Suciu), Jidayi, Caserta, Vitale; Di Carmine, Doukara (dal 22's.t.
Sowe). A disp.: Viotti, Davì, Doninelli, Diop, Di Nunzio, Parigini.
All.:
Mauro Isetto
RETI: Di Gennaro al 23'p.t., Hernandez (pen.) al
35's.t., Lafferty al 47's.t.
ARBITRO:
Filippo Melchiori (Ferrara)
ASSISTENTI: Alberto Tegoni (Milano) - Marco Avellano (Busto
Arsizio)
AMMONITI: Andjelkovic,
Barreto, Verre (PA), Vitale, Murolo (JS)
ESPULSI: Lanzaro
(JS)
RECUPERO: 2'
e 3'