Stadio Cesare Tombolato - Cittadella |
Mi meraviglia
Braglia quando a proposito di Sowe afferma: "Ha disputato un ottimo match
anche se deve ancora crescere molto. Non capiterà sempre di avere tre o quattro
occasioni dinanzi al portiere, bisogna imparare a capitalizzare la minima
opportunità" e mi chiedo, perplesso: - Ma Sowe prima di ieri che mestiere
faceva ? La memoria mi risponde: - Giocava a pallone già da molti anni. E
allora quando imparerà questo giovanotto a giocare veramente dominando il suo
istinto ? Quando imparerà a tirare in porta da qualsiasi angolazione e in
qualsiasi occasione ? Al circo equestre i giocolieri prima di mettere a
repentaglio la propria vita o di fare figuracce provano e riprovano i loro
numeri fino alla noia, fino a diventare degli automi. Invece, mi sembra che i giocatori,
dopo la partita appendono i loro piedi al chiodo per riprenderli il giorno
del nuovo incontro.
Il patron del
circo equestre non fa scendere in pista nessun acrobata se non li vede in buone
condizioni fisiche, se durante la settimana non si sono rotti la schiena
provando e riprovando e questo avviene anche per i clawns, per gli operai di
scena.
Una volta si
diceva che alcune squadre, quando i risultati arrivavano serialmente, giocavano a memoria passando la
palla al compagno di squadra che doveva trovarsi in una certa parte del campo e
cosi via. Oggi ci meravigliamo, ad incominciare dal patron e giù a seguire, se
la squadra consegue un risultato positivo dopo tre sconfitte ed un pareggio. Roba incredibile! Che l’allenatore
ha indovinato il modulo di gioco e le sostituzioni. Ma allora durante gli
allenamenti i giocatori cosa fanno?
E’ anche vero che
tutti gli anni gli elementi vengono rinnovati sostituendo quelli che ritornano
alle squadre di provenienza per scadenza dei prestiti o sono ceduti per
rimpinguare le casse societarie, ma se non si ha in testa una squadra ideale come si può
costruirne poi una che funzioni ?
Comunque il
risultato di ieri, positivo nelle sua sostanza, risolleva un po’ l’animo di chi
si nutre di queste soddisfazioni, di chi spende qualche euro per seguire la squadra
e si aspetta un certo ritorno emozionale per scemare la miseria degli altri
giorni, per continuare ad avere un argomento di discussione su cui argomentare
e dire la propria come la mia che resta al di sotto della sufficienza per un’attività
che produce poco indotto e quel poco si sviluppa altrove, che non riesce a
diventare un soggetto organico dell'economia cittadina nonostante gli sforzi economici che investiti altrove
potrebbero produrre posti di lavoro per la popolazione residente che attualmente arranca.
Tornado alla
partita la cronaca ci racconta di una squadra arrembante come al solito e di
occasioni mancate, di fuori giochi inesistenti e di sostituzioni che sono
riuscite nell’intento di contenere la pressione offensiva del Cittadella che
sembra il ricordo della squadra che ha ormai il posto fisso in B, ma anche
delle segnature arrivate al 33’
ad opera di Lanzaro derivata dalla punizione battuta da Scozzarella e al 57” ad opera di Sowe, forse il migliore in campo. Tutto il resto ha importanza
solamente per annotare che la squadra e l’allenatore stanno, probabilmente,
trovando la strada della propria identità e i troppi ammoniti.
CITTADELLA
(4-2-3-1): Di
Gennaro, Pecorini, Gasparetto, Pellizzer, Sosa; Paolucci (dal 24's.t. Coralli),
La Camera; Di Roberto, Donnarumma (dall' 11's.t. Perez), Minesso; Montini. A
disposizione: Pierobon, Marino, De Leidi, Gasparetto, Di Donato, Alborno. All.
Foscarini
JUVE
STABIA (4-2-3-1): Calderoni;
Ghiringhelli, Lanzaro (dal 31's.t. Suciu), Contini (dal 1's.t. Murolo),
Zampano; Scozzarella, Jidayi; Sowe (dal 15's.t. Martinelli), Caserta, Vitale;
Di Carmine. A disposizione: Viotti, Doninelli, Diop, Baraye, Doukara, Parigini.
All. Braglia
ARBITRO: Candussio di Cervignano del Friuli
RETI: Lanzaro
33 p.t., Sowe al 12's.t.
AMMONITI: Ghiringhelli,
Martinelli, Murolo (JS)
RECUPERO: 0
e 5'
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