...... La resistenza nasce a Castellammare di Stabia.... ma la mia famiglia la fece sulla porta di casa ......a via Terragneta a Torre centrale, oggi via Magenta, quando i tedeschi sottrassero alla mia famiglia materna mio zio Pasquale e alla mia mio padre, portandoseli via in Germania dove furono trattenuti per diciotto mesi in un campo di lavoro nella bassa Sassonia. Non fu una resistenza cruenta perchè non adoperarono le maniere forti ma dissero che avevano bisogno di aiuto sulla ferrovia per rimuovere degli ostacoli provcati dai bombardamenti alleati.
Da quel momento chiunque si presentava alla nostra porta veniva accolto imbracciando i fucili da caccia che avevamo. Incominciammo a difendermi come potevamo in assenza di una presenza militare nostrana sul territorio difronte alla ritirata tedesca di cui fummo costretti a prebdere coscienza quando non li vedemmo più tornare, senza conoscerne la fine fino a quando non arrivarono le truppe di liberazione e i comitati di guerra che ci permisero di sapere dove erano finiti i nostri congiunti e se erano ancora in vita.
La nostra resistenza si sviluppò anche contro le truppe di liberazione che portaro- no altri problemi (Marocchini) che grazie a Dio ci sfiorarono appena senza creare altre preoccupazioni per l'avvenire.
Nei momenti di maggiore difficoltà ci muovavamo tra Scanzano, dove avevamo rifugiato le mucche e il cavallo e la maggior parte delle provviste che consistevano non sempre in beni di consumo, ma in sementi da coltivare non appena sarebbe tornata l'occasione per farlo.
Durò fino a quando il Vesuvio non incominciò ad eruttare cenere e ritornammo per nostra caparbietà ed attaccamento al terreno, a via Terragneta, dove nonostan te i bombardamenti effettuati, le case erano rimaste in piedi e integre.
Gioacchino Ruocco
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