Morbido è il tuo corpo
anche nella pietra
che assomma la tua eternità
al mio desiderio
ancor insoddisfatto.
il mio tatto
che non lascia la presa
mai stanca
della sorpresa
del tuo corpo intatto
nella distesa del tempo
non disfatto.
Sei tu la carne viva,
la voglia di avere
che non trova pace
anche se l’eterno
si prolunga
oltre l’umano
della mia mano
che non rattrappisce
nel gesto
che vuole da te
quello che resta del mio desiderio
nel compiersi
davvero
senza mistero
della bestialità divina
del possesso
che resta a noi umani,
l’amplesso
sovrumano da compiere
per rigenerarci
a un passo
dall’eternità
che fugge,
corre più avanti
per non farsi raggiungere
dalla fine quando
finirebbe
il tondo e il quadro,
il duro e il molle
in bolle
incapaci
di riprodurre quel rumore
che le diede vita
e che oggi si avvita
e si contorce
con una torce accesa in mano
che non si vede a un passo.
Gioacchino Ruocco Ostia Lido 01.09.2020
martedì 1 settembre 2020
Morbido è il tuo corpo
Non è carne, ma marmo. Questo dettaglio dell'opera del Bernini, il Ratto di Proserpina (1621-1622), è uno dei paradigmi assoluti dell'arte scultorea sin dal momento della sua realizzazione.
E' arte, è scienza, è anatomia. La carne della coscia di Proserpina cede sotto la pressione della presa di Plutone, in un dettaglio che si erge alla perfezione assoluta ed alla totale maestria della tecnica della scultura.
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