Curriculum fotografico
Nato a Castellammare di Stabia (Na) il 03 giugno 1961
Residenza: Viale Gian Giacomo Felissent 7k – C.A.P. 31100 – Treviso (TV)
Iscritto dal 2008 alla FIAF e alla UIF
Sito web personale: http://www.umbertoverdoliva.it/
Galleria su Flickr: http://www.flickr.com/photos/umbertoverdoliva/
Curatore di corsi e workshop sulla street photography presso associazioni e circoli fotografici.
Riconoscimenti ottenuti:
- Vincitore di vari concorsi nazionali ed internazionali.
- Recensione e pubblicazione di un portfolio sulla rivista web NADIR MAGAZINE – maggio 2008
- Autore selezionato al 3°fotofestival Indastria di Mussolente (VI) - ottobre 2008.
- Nella short list dei primi dieci, sezione architettura, del concorso fotografico internazionale SONY WORLD PHOTOGRAPHY 2009 sezione amatoriale – febbraio 2009.
- Il progetto “città mentale” pubblicato e recensito come cover story e copertina dalla rivista mensile di fotografia “IL FOTOGRAFO” direttore Sandro Iovine - marzo 2009.
- Il progetto “realtà parallele” pubblicato e recensito come miglior progetto nel magazine web IL ROSSO E IL NERO di Carlo Riggi e Sansone Romano (Nadir) - aprile 2009.
- Il progetto “prigioniero della privacy” pubblicato dal magazine web di Repubblica.it - agosto 2009.
- Il progetto “città mentale” pubblicato su CFControluce – febbraio 2010.
- Il progetto “ironic street scene” pubblicato sulla rivista trimestrale di fotografia, cultura e arte Potpourri – febbraio 2010.
- Il progetto “città mentale” vincitore del portfolio FABRIANO PHOTO FESTIVAL 2010 – Marzo 2010.
- Serie fotografica utilizzata dall’artista coreana di musica contemporanea Nubim Soyoung Kim per la realizzazione di un video relativo al remake di “libertango” di Astor Piazzolla – Novembre 2010.
- Il progetto “città mentale” recensito da Fausto Raschiatore in profili d’autore su FOTOlogie pagine scelte della fotografia contemporanea – Novembre 2010.
- Il progetto “bi, double, twin” recensito e pubblicato sulla rivista FOTOGRAFIA REFLEX – Marzo 2011
Cordiali saluti
Nota del Responsabile del Blog.
Avrei voluto inaugurare questo nuovo blog prima che prendesse vita "sala dattesa1.blogspot.com" ma avevo le idee confuse. Il ricordo della mia città passò in seconda senza accorgermene anche se non ho mai dimenticato laa mia città di origine anche quando tutto faceva pensare a una mia permanenza definitiva in Piemonte.
Ogni volta che mi chiedevano di dove ero, non ho mai detto, come fanno molti, ch'ero di Napoli, anche se è la città che adoro più di tutte, ma rispondevo sempre e solo: - Sono di Castellammare di Stabia e nel farlo la voce rischiava quasi sempre di rompersi per la commozione che mi prendeva.
Uno dei miei scopi nel redigere questo blog è quello di rintracciare tutti gli elementi che possono segnare il ritorno alla mia Castellammare che stava per realizzarsi già nel 1972 quando fui trasferito da Torino a Roma. Quel trasferimento lo considerai una tappa di avvicinamento, ma non si realizzò neppure quando comprai casa a Via Brambilla. Il percorso si interruppe dopo i fine settimana che passammo con i nostri parenti e con i nostri amici nei primi sei mesi di residenza a Roma nel momento in cui percorrendo la Cristoforo Colombo verso casa non avvertì un moto di piacere e di tranquillità nello scorgere il mare di Ostia e con esso il lungomare che mi portava a casa di lì a qualche chilometro.
Castellammare diventò da quel momento, per la vicinanza recuperata a due ore di viaggio, la metà nella quale rifugiarmi quando sentivo il bisogno di rifocillarmi, per cui ad un certo punto, avendo scoperto quest'altra possibilità ho ritenuto necessario metterla in pratica senza nessun timore anche se su INTERNET ho incontrato altri blog che offrivano il panorama di tutti giorni e quello storico di questa cittadina che continuo ad amare.
Ammetto la presunzione, ma, strada facendo con l'esperienza di Saldattesa, mi sono accorto che pur non potendo fare a meno di alcuni elementi parlavo una lingua diversa, da un'angolazione diversa e, cosa più importante, ero sempre in prima fila con i miei ricordi e la mia sensibilità.
Tra i percorsi ho voluto guardare a chi da sempre mi è vissuto intorno e a tutti quelli che con le loro capacità o caperbiatà hanno raggiunto risultati di cui gli altri si vantano, si onorano senza dimenticare quelli che non hanno mai avuto il grande successo, ma hanno saputo pur sempre attrarre l'attenzione su di loro nel bene e nel male.
Verdoliva con le sue foto dimostra non solo di avere una grande anima, ma di avere delle grandi capacità per annotare con scatti colti al volo, che non hanno ripensamenti, sbavature di nessun senso, la quotidianeità dell'umanità che lo affianca sulle strade che percorre senza stravolgerne il senso e il volto. Lo fa con tanta naturalezza che il risultato, fortemente espressivo, pregno di emozioni, può sembrare frutto di un progetto che richiederebbe tempo e danaro, mezzi ed una infinita pazienza con risultati sicuramente eccellenti, viste le capacità dell'operatore.
Sicuramente il suo lavoro è il risultato di un atteggiamento istintivo, nutrito da una cultura figurativa che inevitabilmente affiora da ogni immagine, che non può fare a meno di scoprire le carte tutte le volte che lo scenario lo consente.
La location si presta incredibilmente all'operazione con le sue alternanze di luci ed ombre, con le sue geometrie arcitettoniche che consentono di girare intorno all'immagine in una mimetica naturale che facilita il risultato che Verdoliva, da grande artista, non ci fa mai mancare. G.Ruocco.
Le immagini che pubblico sono quelle che ho già postato su "Saladattesa1.blogspot.com" nel mese di giugno.
Per una conoscenza migliore vi invito a frequenatare il suo sito http://www.umbertoverdoliva.it/ ricco di tanti immagini che vi daranno tutte le emozioni che soltanto l'opera di un vero artista sa comunicare.
IMMAGINI PUBBLICATE SU "Saladattesa.blogspot.com
Umberto è un grande! un'Artista come pochi!
RispondiEliminaLo sapevi che siamo stati compagni di scuola? ci siamo ritrovati grazie a Facebook, anche se avevo sue saltuarie notizie attraverso mio cugino Pasquale Pappalardo, altro stabiese che ha cambiato città per lavoro.
Un abbraccio
Cinzia