Nato il 3 maggio 1923 a Castellammare
di Stabia (Napoli)
Residente a Roma
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Professione: Professore
ordinario di Istituzioni di diritto pubblico presso l'Università di Napoli,
professore ordinario di Diritto pubblico generale presso l'Università di Roma
(dal 1/11/1976)
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Mandati
VII Legislatura Senato
Incarichi e uffici
ricoperti nella Legislatura
Governo Moro-V: Ministro di grazia e giustizia dal 12 febbraio
1976 al 28 luglio 1976
Governo Andreotti-III: Ministro di grazia e giustizia dal 29 luglio
1976 al 10 marzo 1978
Governo Andreotti-IV: Ministro di grazia e giustizia dall'11 marzo
1978 al 19 marzo 1979
Membro dal 24 maggio 1977 al 19 giugno
1979
Membro dal 27 luglio 1976 al 23 maggio
1977
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Professore ordinario di diritto romano.
Il 4 maggio 2011
l'amministrazione comunale della sua città natale gli ha
dedicato una piazza nel quartiere San Marco.
Onorificenze
L'art. 1 della legge 18
marzo 1958, n. 265, stabilisce: "Il palazzo della Consulta in Roma,
delimitato da piazza del Quirinale, vicolo del Mazzarino e via della
Consulta, compresi gli accessori, le pertinenze e gli arredi, è destinato a
sede permanente della Corte costituzionale".
La costruzione della
"Fabbrica della Sagra Consulta" sul Colle Quirinale (detto anche
Montecavallo) fu effettuata, per volere di Papa Clemente XII (Corsini),
negli anni 1732-1737, su progetto dell?architetto fiorentino Ferdinando
Fuga. Il Fuga realizzò un edificio pubblico destinato ad ospitare la
congregazione Sacra Consulta e la Segnatura dei Brevi, nonchè ad
acquartierare i reparti dei Cavalleggeri (guardie a cavallo del pontefice)
e delle Corazze (corpo appiedato destinato alla scorta della carrozza
papale).
I lavori per la
costruzione del Palazzo comportarono la demolizione integrale delle
fondamenta di un precedente palazzetto e dei residui ruderi romani delle
Terme di Costantino. Fu, altresì, necessario l?utilizzo di particolari
tecniche per il rivelarsi di una notevole inconsistenza del terreno,
segnato da infiltrazioni d?acqua e soggetto a smottamenti. Il Fuga ricorse
ad un consolidamento del suolo mediante l?affondamento di palizzate e la
realizzazione di muri sotterranei di grande spessore, trattenuti da catene.
Il Palazzo della Consulta
fu sede, nel periodo napoleonico, della Prefettura del Tevere; e, nel 1848,
del Governo della seconda Repubblica Romana.
Con l?annessione di Roma
all?Italia (1870) il Palazzo della Consulta venne incamerato al demanio.
Per la sua prossimità al Palazzo del Quirinale venne destinato, in un primo
momento, a residenza dei principi ereditari. Rivelatosi poco adatto, fu
assegnato, nel 1874, al Ministero degli affari esteri.
Nel 1924 il Ministero
degli affari esteri venne trasferito a Palazzo Chigi. Il Palazzo della
Consulta divenne, allora, sede del Ministero delle Colonie (dal 1937,
Ministero dell?Africa italiana), fino alla soppressione del dicastero nel
1953.
Nel 1955 fu assegnato a
sede della Corte costituzionale. La prima udienza pubblica della Corte (il
23 aprile 1956) si tenne nell'aula approntata al piano nobile del Palazzo.
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