Anche a Castellammare, come in tutte le altre parti del mondo, quando non ci sono regole precise o la volontà di far rispettare quelle che esistono, c'è quello che crea degrado e quello che che cerca di metterci riparo.
Dobbiamo promuovere questi ultimi affinché diventino i primi artefici di una città decorosa e vivibile e sul loro esempio trovare il coraggio di una ricostruzione morale della convivenza cittadina.
Di associazioni a Castellammare ce ne sono tante, ma una come questa deve essere magnificata e appoggiata per il recupero e la gestione di quello che ancora è recuperabile e vivibile in sicurezza per farne centri per i meno abbienti, per chi non ha un tetto, per chi vive abbandonato a se stesso e via discorrendo.
Il degrado annotato nel loro sito è spaventoso, è improponibile perché una città come la nostra non può arrivare a forme di degrado così eclatanti e aberranti e proporsi poi come centro turistico.
La nostra città ha mille facce, ma quella del depauperamento della propria immagine è deplorevole.
La coscienza c'è e l'associazionismo lo dimostra, ma deve uscire allo scoperto non soltanto per divertire, ma principalmente per invertire la rotta del degrado morale che è presente un po' dovunque e giustificato come mezzo di sussistenza quando l'assistenzialismo viene meno.
Castellammare dovrebbe scendere in piazza tutt'i giorni per dire a chi ancora non l'ha capito che non si esiste in quanto numeri, ma uomini che pensano al loro avvenire e se ne assumono la responsabilità
Nessun commento:
Posta un commento