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Stadio Menti - Castellammare di Stabia |
Un motivo ci deve pur essere se si perde
una partita in casa 3-1 e non si possono accogliere a scusante le lamentele
di chi in campo c’è stato 90 minuti e più e non ha mantenuto l’impegno preso
con il giuramento di fronte alla propria tifoseria all’inizio della partita.
Chi l’ha vissuta da
spettatore e ha pagato un biglietto torna ad essere posseduto dalla quella
rabbia che porta ad essere cattivi e chi la partita la vive a distanza, come
me, solamente attraverso i risultati forniti da Televideo, al
momento del pareggio, è diventato subito il presupposto di una sconfitta
annunciata e ho avvertito il malessere di quando la squadra è in vantaggio e si fa facilmente raggiungere dall'avversario come se fosse in "bambola".
Eppure sembrava che
qualcosa di più serio bollesse in pentola dopo l’incontro e il risultato con
la Sampdoria. Forse era un fuoco vacuo e la delusione manifestata da Braglia
mi sorprende come se avesse allenato un’altra squadra e i giocatori in campo
è la prima volta che li vede, sia quelli fumantini come Zito, sia quelli che
non s’impegnano più di tanto e hanno bisogno sempre e comunque di una sveglia
più forte per tornare al loro ingaggio di pedatori.
Un consiglio per il
patron di casa: dovrebbe lasciar fare il proprio mestiere agli arbitri e ai
guardialinee e tirare le orecchie, invece, ai suoi giocatori che prendono uno
stipendio e si fanno mantenere dalla società e scendono in campo per recitare
la sceneggiata napoletana.
Bisogna chiamare le
cose col proprio nome se no si cade in difetto di giudizio e non confondere
le idee alla gente che, sempre e comunque, paga il proprio biglietto per
assistere ad uno spettacolo che vorrebbe divertente e da passatempo e si
trova davanti, invece, ad una tragedia. Se non hanno sbagliato campo e se non
erano preparati alla delusione saranno tornati a casa con le lacrime agli
occhi o con la bava alla bocca per non essere da meno a Manniello e non sanno cosa rispondere alla
propria moglie o alla propria fidanzata o agli amici che si tengono lontano
da queste “fesserie” con una settimana di paranoia addosso da smaltire in
chiacchiere, congetture ed anatemi o altre fesserie del genere rendondo la
vita difficile anche a chi vive loro vicino.
Una squadra è anche
responsabile di questo, come dell’ordine pubblico e della buona riuscita
della vita della città alla quale appartiene. Chi sa se Manniello lo sa ?
Segnature:
al 34′: Michele Murolo per la Juve Stabia;
e al 43′: Simone Salviato; 64′: Luca Siligardi; 72′: Federico Dionisi per il Livorno
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