Blog di cronaca, riflessioni, storia, attualità, arte, avvenimenti, personaggi dentro e fuori del territorio e del tempo di questa città che si dice fondata da Ercole, distrutta dal Vesuvio e rinata senza conseguire quel successo che da secoli meriterebbe per le innumerevolo sorgenti curative e non che danno acqua e refrigerio alla città e a quelli che le attingono.......
sabato 31 agosto 2013
Castellammare di Stabia ha un «omonimo» in California Vicino Los Angeles ?
Se fosse facile amarti
Se amarti
fosse una cosa facile,
ti amerei all’impazzata
stornando i pregiudizi della gente.
Ma che ne sanno
che tu mi fai impazzire
sul finire dell’infinito,
sul finir della sera
come un sogno che si attarda
nella memoria sconfinata
del divenire.
Se fosse facile amarti
non starei a dirti
di non cambiar registro
quando i muri di casa s’appressano
ed ogni tuo sospiro concretamente
ritorna a mettere d’intorno
i rifiuti che ancora opponi
a risvegliare il giorno,
le trappole e gli inganni
dei luccichi del sole,
Il verde dell’erba
e il mare di farfalle
che scendono a valle
come il terrapieno che frana
senza gioia.
Stringimi come la speranza
sul tuo petto.
Il tuo sorriso è un gioco
di altalene e grida di bambini
che sanno l’amore della mamma
mentr’io il tuo
tra una vendetta
e un chiodo che non molla.
fosse una cosa facile,
ti amerei all’impazzata
stornando i pregiudizi della gente.
Ma che ne sanno
che tu mi fai impazzire
sul finire dell’infinito,
sul finir della sera
come un sogno che si attarda
nella memoria sconfinata
del divenire.
Se fosse facile amarti
non starei a dirti
di non cambiar registro
quando i muri di casa s’appressano
ed ogni tuo sospiro concretamente
ritorna a mettere d’intorno
i rifiuti che ancora opponi
a risvegliare il giorno,
le trappole e gli inganni
dei luccichi del sole,
Il verde dell’erba
e il mare di farfalle
che scendono a valle
come il terrapieno che frana
senza gioia.
Stringimi come la speranza
sul tuo petto.
Il tuo sorriso è un gioco
di altalene e grida di bambini
che sanno l’amore della mamma
mentr’io il tuo
tra una vendetta
e un chiodo che non molla.
Gioacchino Ruocco
ostia lido 15/08/2013 h 23
ostia lido 15/08/2013 h 23
Pubblicata sul Il
gusto dei ricordi il 15/08/2013
dallo stesso
Stabia Channel.it festeggia i successi del canottaggio stabiese e italiano in Corea del sud
|
Vivendo il mio futuro. Segnalazione.
Nota:
mi piacerebbe annotare particolari dell'avvenimento e i nomi degli degli operatori compresi nell'immagine.
Attendiamo fiduciosi.
venerdì 30 agosto 2013
Pare ca vo’ chiovere…
Pare ca vo’ chiovere
pure stammatina.
Stanotte ha fatto lampe a meliune
e ‘p’’a sagliuta ‘o Squato, si
chiove,
vene nun lavarune
ca se ne porta ‘e case.
Quanne trase settembre fa nu tiempo
ca chiove tutt’’e juorne
e ll’ate appriesso.
Me pare ca va ‘e presso ‘o cielo
‘a menà acque nterra
tanta ‘a campagna è secca.
Hanno arracquato nuttate sane
pe calmà ‘o turreno
ca teneva sete.
Sputazza mmano
pe tenè ‘a zappella
e surze ‘e vino pe scetà ‘o
cervello.
Ch’estate è stata !
‘O ffuoco attuorno e ncielo.
Bastava nu supire p’appiccià
chello ch’era sicco
e s’addurmeva int’’e surche
juorno pe juorno
ca si chiuveva
redeva sta campagna
chiena ‘e verde e pummarole
rosse.
Na povere
ca te veneva ‘a tosse
e ‘un te faceva respirà.
Sott’a na prevula
a chiagnere e a pregà.
Ma ‘o pataterno chi ce ha fatto fa
tutto stu sole ?
E’ overe ch’è stagione
ma quantu bbene c’ha abbruiciato
‘o sole.
Sperammo sulo
ca nun affoga ‘a terra
comme ‘a guerra passata.
ca mò ca sta chiuvenne
pare nu triato: chi rire e
chiagne
e chi apetta e tremma.
Gioacchino Ruocco
28/08/2013 – Ostia Lido
sabato 24 agosto 2013
PESCARA - JUVESTABIA: 3/0
La sconfitta annunciata e anche tanto desiderata dalla dirigenza e dall’allenatore è arrivata
con un risultato estremamente puntuale e negativo a sottolineare il comportamento in
campo tenuto dai giocatori schierati dalla Juvestabia. Disorientati è dir poco,
come chi non sa dove si trova e non sa cosa fare e cosa ci sta a fare nel posto
dove si trova.
Il Pescara, come tutte le squadre che credono nel loro
ruolo e nel progetto di promozione, si annuncia come una delle più forti del torneo ed è anche vero che
Braglia fa partire la sua squadra con sonore sconfitte, ma qualcosa bisognava
anche fare tenuto conto che a Pescara si era andati per giocare una partita e
non un “qualcosa di già visto”.
Neppure la prossima partita sarà facile, ma dai resoconti
letti, che forse si ripeteranno la prossima settimana, in campo c’è stata poca reazione alle azioni avversarie che
hanno dimostrato una superiorità del Pescara meglio attrezzato e una Juvestabia
ancora da costruire
PESCARA (4-3-3): Pellizzoli; Balzano, Capuano, Schiavi (40' p.t.
Bocchetti), Rossi (35' p.t. Frascatore); Nielsen, Brugman, Bjarnason; Ragusa,
Maniero, Mascara (36' s.t. Cutolo). All. Marino.
JUVE STABIA (3-5-2): Branescu; Martinelli, Figliomeni, Murolo; Ciancio, Davì (25' s.t. Parigini), Doninelli (30' s.t. Jidayi), Suciu, Vitale; Di Carmine, Diop (11' s.t. Sowe). All. Braglia.
ARBITRO: Maurizio Mariani di Aprilia
MARCATORI: 22' p.t. Maniero; 44' p.t. Maniero; 29' s.t. Brugman
JUVE STABIA (3-5-2): Branescu; Martinelli, Figliomeni, Murolo; Ciancio, Davì (25' s.t. Parigini), Doninelli (30' s.t. Jidayi), Suciu, Vitale; Di Carmine, Diop (11' s.t. Sowe). All. Braglia.
ARBITRO: Maurizio Mariani di Aprilia
MARCATORI: 22' p.t. Maniero; 44' p.t. Maniero; 29' s.t. Brugman
AMMONITI: Davì, Murolo
ESPULSI: Martinelli
Rivoltando la notizia:per il mondiale di rugby del 2015/2019, Castellammare di Stabia è stata individuata come sede di allenamento e sosta per una squadra teste di serie...
mercoledì 21 agosto 2013
PESCARA - IUVESTABIA : 24 agosto 2013 - Considerazioni.
In attesa della prima, Pescara – Juvestabia, sto cercando di capirci qualcosa. Come “la notte prima degli esami” sono alla ricerca di motivi di esaltazione per mandar via quelli demoralizzanti. Ma è che nonostante tutto i nomi di quelli che saranno messi in campo non hanno per me un volto e una storia. Appartengono alla lunga serie delle promesse in attesa di futuri sviluppi, di crescere, di maturare, di imparare la disciplina del sacrificio per assegnarsi anima e corpo alla riuscita di quello che da ragazzo era un irrinunciabile sfogo dove smaltire i bollori nascenti
Ricordo che quand’ero ragazzo Castellammare produceva una
quantità enorme di giocatori in erba e che molti di questi approdarono ai vivai
della serie A. Era una città capace di organizzare con le forze in campo un
campionato per una intera stagione e per diverse categorie di età.
Dal 1953 ho sentito arrivare grida dal Menti in tutte le ore
della giornata quando non andavo a scuola. Le porte del Menti erano sempre
aperte e negli mi è capitato di incontrare qui ad Ostia Lido un giocatore dello
Stabia all’epoca della serie B. Fu lui a riconoscermi anche se all’epoca io ero
un ragazzo e lui già un uomo fatto.
Ripassammo le formazioni di quell’anno della squadra e del
risultato clamoroso del pareggio in casa di Stabia-Roma, merito del favoloso
portiere Giudici anche se aveva già una certa età.
Oggi il mondo del calcio è pieno di sorprese: da ragazzini
impertinenti ai violenti che sfogano la loro rabbia sugli avversari, da quelli
che si vendono le partite a quelli che si drogano per ottenere risultati
eclatanti.
Una volta gli sports erano utilizzati per sottrarre
manovalanza alla delinquenza, oggi molti delinquenti si inventano calciatori con
lo scopo di arricchirsi rapidamente.
Di quali elementi sarà fatta la nuova squadra e quali
saranno gli interessi che ruoteranno intorno ad essa ?
Stando a trecento chilometri di distanza riesco soltanto ad
avvertire delle sensazioni; certe notizie a volte mi confondono le idee, ma l’aria
che spira intorno alla squadra sento che è ancora la stessa.
L’allenatore è ancora lo stesso e certa dirigenza pure, non
se i tifosi saranno ancora disposti a subire come sempre è successo fin qui. Dovrebbero
avere il coraggio di disertare il campo in segno di protesta
Per una, due, tre, quattro partite di seguito per dare la
dimostrazione che esistono a una squadra che a volte ha dimostrato di non
esistere, ad un allenatore che vedeva la sua squadra perdere partite che
stavano vincendo, ecc. ecc.
Si è parlato di sconfitta da subito col Pescara dimostrando
che saremo spettatori ancora una volta della solita politica del galleggiare a
metà classifica continuando a respirare l’aria della B senza capire chela città
non è in grado di dare un sostegno economico più grande di quello che dà senza
una politica industriale parallela alle fortune della squadra.
Uscire fuori di Stabia per andare a giocare una partita non
serve a gran che se la squadra non diventa messaggera delle bellezze della
città, se la gente che la segue non è stimolata verso una crescita culturale
che può dare un volto nuovo al nostro consorzio civile.
La squadra dovrebbe essere accompagnata da operatori sociali
e dagli industriali se ancora ci sono, dalle autorità politiche per cogliere l’occasione
dell’incontro di calcio come elemento fondante di una nuova rinascita politica, sociale ed
economica in accordo con le realtà che si vanno ad incontrare.
martedì 20 agosto 2013
GELATAIO AMBULANTE
Dal "Libero Ricercatore" |
E' un'attività non scomparsa del tutto. Le difficoltà di questi giorni a trovare un posto di lavoro, specialmente per quelli più anziani, portano a riscoprire quello che la civiltà industriale ha in buona parte cancellato.
La storia qualche volta aiuta a risolvere i problemi della contingenza rimettendo in campo idee superate, atteggiamenti dismessi, ripieghi su un modello di vita che aveva valori nell'assenza di spreco basandosi su una vita più morigerata.
A leggere gli annunci
pubblicitari su Internet direi che il mestiere ambulante di gelatiere o
gelataio non è mai scomparso del tutto. In buona parte si è trasformato in
postazioni d’attesa utilizzando non più il carrettino, mosso a pedali a spinta, a forma
di barchetta con il quale il mestierante girava per il paese o per le contrade
o i quartieri di una città che si andava dilatando.
Oggi si utilizzano camper, furgoni di media dimensione,
guidabili con patente b, con allestimento per la vendita ambulante di gelati, granite e altri tipi di
alimenti e bevande che hanno un valore da 25.000,00 € in su, se usati, fino a 12
pozzetti raffreddati da un impianto di refrigerazione su automezzo per 40 Kg di gelato vendibile
contemporaneamente e dotato in oltre di frigoriferi e celle per la refrigerazione
di alimenti e bevande.
Dalle foto raccolte si nota
che questi punti di vendita hanno sede in posti ormai destinati, ma
esistono ancora luoghi dove il carrettino per la vendita delle granite non è
rimasto solamente un ricordo.
Inoltre quanti italiani del nostro nord andavano nei paesi confinanti Francia, Svizzera, Austria, ecc.a vendere il gelato che avevano imparato a fare per rallegrare i momenti di isolamento passati nelle malghe ad accudire il bestiame.
Le regole sono cambiate in garanzia del consumatore che
desidera non solo far fronte ai suoi ricordi ma anche al desiderio di calmare
la propria arsura per mezzo di una granita o di un gelatino artigianale che ha
caratteristiche meno uniformate a quelle della produzione industriale ma molto
più rispondente a quelli della fanciullezza e della genuinità dei gusti
naturali.
L’ambulante negli anni passati era quasi sempre quello che
si improvvisava giorno per giorno venditore di prodotti stagionali che si prestavano nel succedersi delle stagioni. Il più
delle volte iniziava questa attività che chiedeva solamente un po’ di faccia tosta e qualche lira di capitale per sbarcare il lunario, per arrivare
ad accumulare qualcuna per i periodi grami.
Finita la stagione l’ambulante gelataio scompariva, ma te lo trovavi davanti con più coraggio su fronte di un altro prodotto.
Oltre alla disperazione c’era alla base dell’impresa sempre
e comunque una idea vincente e per lui convincente con la quale cercava di attirare a sé più attenzione di
quella che gli altri erano capaci di attuare.
Il prodotto era frutto di acquisti occasionali, ma un
gelato, ancora oggi, non è un prodotto alla portata di tutti nonostante le
macchine messe in commercio.
Portarlo in giro per il paese costituiva la soluzione di una serie di problemi da risolvere che erano già stati risolti da altri, ma che bisognava quantomeno
apprendere e saper condurre per avere un prodotto sempre in linea, come oggi si
dice, con le esigenze di qualità e di vendibilità.
Una granita non poteva e non doveva ne
sciogliersi ma neppure diventare un ghiacciolo, doveva restare tremolante e a
scaglie e per questo era necessario essere sempre fornito di ghiaccio e
salamoia da inserire nella cella
frigorifera costituita da un pozzetto in un pozzetto più grande che conteneva il ghiaccio e la salamoia che andava reintegrata con altro ghiaccio e con altro sale per cui il gelataio o gelatiere era costretto a portare con se una bacchetta di ghiaccio che doveva servire di scorta nei lunghi tragitti
Di tanto in tanto il
pozzetto doveva essere agitato sia in senso orario che antiorario per evitare che il
prodotto potesse diventare un solo blocco di ghiaccio.
Il più delle volte il ghiaccio di scorta costituiva un'altra occasione di vendita: grattandolo con un attrezzo, provvisto di un vano di raccolta, che nella sua forma rassomiglia alla pialla del falegname, veniva venduto cosparso
di sciroppo, denominato cazzibbocchio.
Per attirare i clienti come le mosche, la ricetta della granita doveva risultare esclusiva,
caratterizzata principalmente dalla qualità dei limoni che erano tenuti in bella mostra abbondantemente
sul carrettino per testimonianza di quello che si affermava ed eventualmente
per venderli, da un buon dosaggio dello zucchero e per qualche altro accidenti
che era tenuto sempre segreto per stimolare la fantasia del consumatore.
Non so quanto di vero ci fosse in quello che raccontavano,
ma quei pochi gelati che ho consumato acquistandoli dagli ambulanti ricordo
poco anche se in maniera gradevole. Mi piaceva l’immagine che mi mettevano davanti. I colori in essa contenuti, la sfrontatezza del venditore che era
sicuro di quello che andava gridando in giro per vantare il suo prodotto.
Ricordo il senso di freschezza una volta avvicinato alle labbra e la eventuale
bontà quando il gelato non era molto zuccherato per mascherare l’asprezza del
limone.
La ricetta doveva essere per forza a base di acqua, succo
di limone e zucchero. Non poteva essere diversamente. Gli addensanti naturali
esistevano anche allora, ma il latte se veniva adoperato per rendere la granita più cremosa, proprio non lo si avvertiva.
La purezza dell’acqua è molto importante sulle grandi
quantità per non rovinare la stagnatura del pozzetto che allora era di rame
stagnato, tenuto conto che il rame è il materiale che più si adatta nella
cottura dei cibi per lo scambio rapido di calore o freddo che consente.
Le voci di richiamo erano quelle che si inventavano di
volta in volta gli stessi venditori a seconda della fortuna che incontravano.
Comunque
oltre a risolvere il problema della sopravvivenza a quello che lo praticava era un momento felice della giornata quando lo si incontrava sul proprio tragitto, una macchia di colore che non passava inosservata e non facile da trascurare
come l’oasi in mezzo al deserto nei giorni di caldo estremo e conforto per bambini ed anziani che non ne sapevano fare a meno.
da Internet |
da Internet |
Piaggio Porter Gelateria Ambulante
Reggio di Calabria 25.000 €
Piaggio
porter modificato per uso speciale gelateria.
Fino a 12 pozzetti raffreddati per più di 40 kg di gelato vendibili contemporaneamente.
Dotato di frigorigeri e celle per la conservazione di alimenti e bevande...
Napoli
Fiat 30.000
kms. 2006 24.900 €
4. Apecar Adibita Per Vendita Di Gelati, Gelateria Ambulante, Pisa
apecar 55.000
kms. 1988 13.000 €
Vendo
apecar per vendita ambulante di gelati, fornita di registratore di cassa,
casseto per i soldi, fili di corrente per il caricamento dei frighi, gruppo
ellettrogeno esterno, luci di emergenza e normali, ape revisionata..
5. Furgone Patente B Gelateria Graniteria Ambulante Lecce
Su
furgone di media dimensione, guidabile con patente b, allestimento per vendita ambulante gelati, granite e altri tipi di
alimenti e bevande. I pozzetti per il gelato artigianale sono raffreddati con
l'utilizzo del glicole...
Prodotto
da: piaggio modello: porter gelateria miglia: 10.000 kms anno: 2013
condizione: nuovo - gallipoli.
1 Ape
Calessino Gelateria Ambulante Con Carapine E Pozzetti
Matera
Ape Calessino 5.200
kms. 2013 25.000 €
Vendo ape
calessino con modifiche in vetroresina personalizzato per gelateria ma personalizzabile per ogni altra
tipologia di attività commerciale, anche fast food o vendita al dettaglio di
oggettistica. Chiamare...
Iscriviti a:
Post (Atom)
NON E' UNA RECLAME - Come togliere velocemente il ghiaccio dal vetro della vostra auto
Come togliere velocemente il ghiaccio dal vetro della vostra auto Con un acquisto di pochi euro si risolve un problema piuttosto frequente...
-
PRIMO PIANO ESCLUSIVA. Misterioso incendio distrugge a Bucarest la più grande discoteca d’Europa gestita dagli stabiesi Castellano 24...