Castellammare: Al San Leonardo la Tac aggiustata si rompe in un’ora. Disagio destinato a durare altri mesi
Castellammare di Stabia. Non è bastato uno stop and go. La Tac riparte e subito si ferma, lasciando ancora scoperto l’ospedale San Leonardo. I disagi non si fermano e gravano ancora di più sulle casse dell’Asl Napoli 3. La macchina è stata riparata in dieci giorni e ieri mattina era stata rimessa in funzione. Una mezz’ora e si è bloccata di nuovo, il tempo di una tac e i tecnici dell’Asl hanno dovuto prendere atto di un nuovo stop.
A questo punto l’Asl si ritrova di fronte a una situazione di emergenza e riparare di nuovo la macchina potrebbe rappresentare soltanto un nuovo sperpero di soldi pubblici. Così l’azienda ha già dato il via all’iter per sostituire l’attuale Tac, per cui i tempi si allungano ancora di più. Bisognerà attendere soprattutto i tempi tecnici e burocratici per l’acquisto del nuovo macchinario. Per questo bisognerà stanziare non pochi fondi, una Tac può anche arrivare a sforare i duecentomila euro, almeno tra quelle di ultima generazione. Sul fronte dei disagi l’ospedale di Castellammare resta in una situazione critica. Se negli ultimi giorni gli accessi al pronto soccorso non sono stati moltissimi, c’è da registrare un boom comunque di trasferimenti in altri ospedali per sottoporre i pazienti a esami. Anche le ambulanze sono spesso e volentieri occupate per i trasferimenti, in genere verso l’ospedale Maresca di Torre del Greco, la struttura ospedaliera più facilmente raggiungibile.
I pazienti possono anche essere dirottati a Boscotrecase oppure a Sorrento, troppo fuori mano l’ultimo ospedale dell’Asl Napoli 3 a Nola. Un’emergenza destinata a durare anche nei prossimi mesi, anche perché i tempi delle amministrazioni pubbliche sono piuttosto lunghi. L’azienda sanitaria, ora gestita dal commissario straordinario Salvatore Panaro, dovrà mettere in moto la macchina burocratica e dare vita a un appalto per cifre così importanti. Questa è la strada tracciata dai dirigenti dell’Asl Napoli 3 Sud. Nel frattempo i disagi al San Leonardo di Castellammare continueranno anche per i prossimi mesi, fatti di tempi lunghi e di ulteriore dispendio di risorse per i trasferimenti da un ospedale all’altro.
(Daniele Di Martino – Metropolis)
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