Con le lezioni attuali
stiamo tornando ai tempi di Caccavone, personaggio inventato da Giovanni Papini
che non fu un estraneo a Castellammare
di Stabia per averci insegnato
ed ebbe modo di conoscere l'animo
di qualche stabiese
in particolare come il suo
CACCAVONE
che ricopriva un'infinità di cariche per la numerosa prole a cui doveva provvedere.
Sembra di essere tornati inietro di una vita. Tanto Castellammare non cambia da nnoverare ideatori del SISTRI (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti), musicisti, artisti, attori poeti, eroi della seconda guerra mondiale, commediografi come Viviani, ma anche personaggi come Caccavone, senza dimenticare altri personaggi che sono e restano grandi senza trascurare i vivi (Luigi Vicinanza, Polito) e i morti (Michele Tito) e tante altre figure che l'hanno onorata.
Tornando alla classe politica locale i Caccavone si sprecano e avanzano senza esaurimento delle scorte.
Tornando alla classe politica locale i Caccavone si sprecano e avanzano senza esaurimento delle scorte.
CHI CI CAPITERA' QUESTA VOLTA ?
Un cique stelle Michelin ?
o qualche illusionista di più piccola taglia ?
I grandi del passato
come CECCHI non erano di Castellammare
ed ebbero da patire anche loro.
A voi l'ardua scelta.
CACCAVONE é IN AGGUATO!
Caccavone inventato da Giovanni PAPINI
Caccavone apparve in Gog, conosciuto in un caffè svizzero di Pompei, un professore che si definiva «metasofo» e pretendeva «d’aver superato le piú moderne filosofie».
Caccavone era un uomo grasso e fecondissimo, che generava ogni anno un libro (che conteneva le stesse cose del libro precedente) e un figlio (ognuno diversissimo dall’altro), per cui era costretto ad avere un’infinità di cariche e non c’era posto o ufficio nel giro di cento chilometri che non avesse occupato o occupasse o avrebbe occupato, tra cui una impossibile cattedra di pneumatologia a Stabia:
«Nel Comune era assessore per la istruzione, nell’Accademia Plutonica segretario generale e perpetuo, alla Scuola di Pompei ricopriva una cattedra di storia degli errori umani, a quella di Boscoreale insegnava logologia comparata, a Stabia aveva un incarico di pneumatologia, ad Angri dirigeva addirittura l’Istituto dei Frenastenici. Era inoltre presidente della Lega per i diritti dei vegetali; membro di una Commissione internazionale per la estirpazione del senso comune […]. A forza di stipendi, assegni, indennità di presenza e di residenza, di propine d’esami, di gratificazioni straordinarie, di percentuali sui dividendi e d’altri minori emolumenti riusciva a nutrire i figlioli e sé stesso, a fabbricarsi alcune case e ad avere un conto corrente in varie banche.
Nonostante le apparenze corporali e l’ingordigia economica, il grande amore di Caccavone è la filosofia o, com’egli dice, la Metasofia. Ieri l’altro ebbi un lungo colloquio con lui — perché spera ch’io gli dia i denari per fondare un cenobio metasofico del quale egli vorrebbe esser priore, maestro ed economo — e mi pare d’aver capito il nòcciolo del suo pensiero».
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