LA SENTENZA
Violenta la figlia piccola, condannato a 15 anni il padre-mostro
Riconosciuto colpevole S.C., quarantacinquenne di Castellammare, dopo la denuncia della mamma
di redazione
Quando erano soli in casa il padre si trasformava in un mostro. Condannato a quindici anni un uomo di Castellammare che violentava la figlia. Solo con la sua bambina di dieci anni la avrebbe costretta ad avere rapporti sessuali con lui. Questo dice una sentenza dei Tribunale di Torre Annunziata emessa giovedì nei confronti di S.C. uno stabiese di quarantacinque anni. Le iniziali sono necessarie per rispettare la piccola vittima e il suo diritto a rifarsi una vita fuori dall’incubo in cui è rimasta intrappolata. Una storia di abusi che sarebbero avvenuti quando la piccola doveva con il papà separato dalla mamma. Al rientro a casa la bambina non avrebbe mai raccontato quanto accadeva durante i fine settimana in compagnia del padre. Ma il suo comportamento sempre più chiuso e nervoso, gli incubi che faceva di notte e i segnali di disagio con il passare del tempo hanno attirato l’attenzione della madre che ha voluto vederci chiaro. Da qui gli incontri con uno psicologo, la denuncia alle forze dell’ordine e la dolorosa ricostruzione delle violenze consumate tra le mura domestiche. Con il padre che, da custode dei sogni e dei progetti della figlia, si sarebbe trasformato in stupratore. Questo è quanto è scritto nel verdetto, emesso dalla corte presieduta dal magistrato Francesco Todisco, che in primo grado ha riconosciuto colpevole il padre condannandolo a due anni e mezzo di reclusione in più rispetto a quanto chiesto dal pubblico ministero: quindici in tutto. Una pena che S.C. continuerà a scontare in carcere, dove è finito dai tempi dell’indagine. Mentre toccherà alla piccola cancellare dall’anima le ferite inferte da chi avrebbe dovuto proteggerla da ogni male.
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