Autore: dott. Carlo Alfaro | Pubblicato Agosto 2017 in CULTURA
Letizia Caiazzo si è imposta negli ultimi anni come una personalità importante del panorama culturale della Penisola sorrentina, col suo essere artista a tutto tondo,come il titolo di uno dei suoi libri di “arte collaborativa”, firmato con Ilde Rampino, “Senza confini”. Festeggerà a novembre i suoi “primi settant’anni”, portati con l’entusiasmo e l’energia vitale intatti di un’adolescente, aiutata da un fisico asciutto da danzatrice, un’innata e raffinata eleganza ed una mente sempre straordinariamente “avanti”. Letizia Caiazzo si è affermata a livello internazionale come regina dell’Arte digitale, in cui il computer è solo lo strumento, il mezzo per la creazione: l’opera nasce e si sviluppa dalle sue passioni che ne divengono fonte di ispirazione. Il risultato è potente, la forza del colore le consente di esprimere creativamente se stessa, un colore che a volte sovrasta l’immagine, frutto della volontà dell’artista, che trasfonde in luce e colori la sua appassionata interiorità. Insegnante e assistente sociale, fin dall’adolescenza ha dipinto utilizzando varie tecniche e materiali: acquarelli, tempere, acrilici, oli.
Si è dedicata anche alla fotografia vincendo due concorsi fotografici. Da insegnante elementare di educazione all’immagine e di informatica, ha scoperto, insieme agli alunni, i programmi di disegno e grafica, da cui è nato il suo interesse per il disegno e la pittura digitale, che compendian fotografia e pittura.
Dotata anche di non comuni capacità organizzative, infaticabile ed esemplare operatrice culturale, Letizia è presidente dell’associazione artistica Ars Harmonia Mundi, con la quale ha organizzato eventi di prestigio internazionale come la Prima e la Seconda Edizione del “Premio Piano di Sorrento” a Villa Fondi, le mostre personali e collettive presso l’Hotel Conca Park, il Chiostro di S. Francesco, la Villa Fiorentino e la Biblioteca comunale di Sorrento, la personale alla Galleria Artesintesi di Sorrento e al Gran Cafè Marianiello di Piano di Sorrento, la Mostra d’arte internazionale di Selezione per la Biennale di Roma 2017 e 2018 a Villa Fondi a Piano di Sorrento, l’evento “Stabiae: Arte senza ostacoli”, Mostra Internazionale di Arti Visive, prima e seconda edizione, nella storica Reggia di Quisisana, gli incontri letterari-artistici “Emozioni a confronto”, le varie edizioni del Meeting internazionale d’arte “Arte, cultura, turismo in penisola sorrentina” presso il Grand Hotel Moon Valley a Seiano. Delegata del CIAC (Centro Internazionale d’Arte Contemporanea) ha partecipato in tutt’Italia a mostre di pittura e di fotografia personali e collettive, concorsi, premi ed esposizioni, ricevendo premi, riconoscimenti ed attestati, oltre a consensi entusiastici sia dalla critica che dal pubblico, ed è stata invitata persino a Parigi alla Galleria Madame Pegeaut e al Museo Dalì di Berlino. Tra i premi ricevuti, ricordiamo: l’attestato di onore dal CIAC; il Premio Primavera al Campidoglio, l’attestato di merito con una pagina a lei dedicata sulla rivista “Italia Arte” più l’abbonamento annuale alla stessa alla Internazionale Italia Arte 2010 a Torino, il diploma di merito alla Biennale di Roma, il premio Arte d’Autunno a Roma. Tra gli ultimi riconoscimenti conseguiti, il Premio Alexander, titolo onorario accademico da parte dell’Universum Academy Switzerland, International University of Peace, e il Premio accademico d’onore nella Classe delle Arti dell’Accademia Internazionale degli Empedoclei, Istituto Superiore di Cultura Universitaria e di Studi Filosofici di Agrigento.
Delle sue opere i critici hanno scritto molto. Prendendo spunto qua e là dalle loro parole, possiamo dire che l’Arte Digitale proposta da Letizia Caiazzo è poetica, introspettiva, onirica: software e mouse divengono nelle sue mani sapienti gli strumenti per trasfigurare la fotografia, e dunque il reale, sull’onda dell’immaginazione, della creatività, del sogno, perché l’artista crea lasciandosi trascinare dalle emozioni che le suscitano i colori, le forme, i tratti. Il suo universo è un magico gioco di creazioni visive che sottintendono a moti profondi dell’anima. Dal fruttuoso connubio tra arte e tecnologia, nascono le sue opere, di estrema eleganza e semplicità comunicativa. La sua è un’arte sensibile e raffinata, di forte impatto emotivo, con immagini che esprimono eleganza e gentilezza, sospese tra la luce e l’ombra, il cielo e le nuvole, la luna e le stelle, in una dimensione onirica e surreale, a volte dolce, altre volte inquietante.
Nell’arte di Letizia le emozioni spaziano dalla fiaba al sogno, dalla rappresentazione alla interpretazione della realtà, sempre in bilico tra immaginazione e sentimento. Letizia sembra esprimere nei suoi quadri gioia di vivere e amore per l’umanità, ma anche malinconia e voglia di evasione. La sua raffinata cultura umanistica si esprime anche con poesie di grande impatto emotivo. Ha inoltre pubblicato testi di “arte collaborativa” come il già citato “Senza confini” con la scrittrice Ilde Rampino, “Il desiderio e l’assenza” col poeta Raffaele Pinto, “Ero pellegrino e mi avete accolto” con immagini, pensieri e riflessioni a cura di vari autori e artisti sul dramma dei flussi migratori in Europa.
L’impegno sociale e la tutela delle fasce deboli, anche attraverso la funzione sociale dell’Arte, è un tema molto caro all’artista da sempre: “in qualità di artista, insegnante elementare, assistente sociale e come donna, ho sempre riposto una grande attenzione al mal di vivere espresso da persone con varie problematiche e bambini con disagi, verificando che la creatività, in qualsiasi campo artistico, musica, ballo, disegno, pittura, aiuta non poco.
L’Arte libera la mente e il cuore e riesce a farci comprendere aspetti di noi sconosciuti, donandoci energia, empatia e rafforzando la conoscenza dell’altro. Tutto ciò accade non solo in colui che crea ed è artista, ma anche nel fruitore che attraverso l’opera d’arte scopre se stesso e ne trae forza e incoraggiamento”, sostiene Letizia. Così come crede fermamente nel valore dell’arte come baluardo del territorio: “Arte è bellezza. Se si ama l’Arte, si ama anche la bellezza che ci circonda. Bisogna comprendere, prima, e trasmettere poi, il concetto che il rispetto per la splendore che ci circonda, fatto di bellezze naturali ma anche di storia, di architettura, di monumenti, va preservata , e questo è un messaggio di fratellanza e di rispetto per l’umanità, l’ambiente, l’arte, che va dato soprattutto ai giovani” .
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