Alla mia famiglia anche questa volta vicina.
Al mio ragazzo, non solo compagno di vita ma anche il più grande giornalista che abbia mai conosciuto.
A Frullo e Sophia, gli animali ti salvano la vita.
Ai miei amici che hanno condiviso tutto.
A Biagio, Mariella e Rocco che hanno creduto in me dandomi la possibilità di scrivere ed imparare sui giornali.
A tutti quelli che ogni giorno rivendicano la libertà di stampa ed il diritto di raccontare i fatti.
A tutta la musica e l’arte che c’è da raccontare, ma soprattutto da vivere e da creare.
Ai miei prof. Mario Giordano, Bruno Vespa e Peter Gomez, numeri uno in assoluto.
Alle vittime della terra dei fuochi, le loro storie non devono essere dimenticate.
Alle donne uccise da uomini che dicevano di amarle: non smettiamo di dire che uno schiaffo non è amore.
A Giulio Regeni: è anche compito dei giornali chiedere e scrivere per la verità.
A Stefano Cucchi, sperando che si torni ad essere dalla parte dei più deboli.
A Giancarlo Siani, uomo esemplare che ho imparato a conoscere con Francesco e Lorenzo Marone.
A Nadia Toffa che mi ha ricordato che nella vita bisogna vivere e basta.
Alla nostra terra ed agli animali che la abitano: c’è bisogno di aiuto in ogni modo.
A chi mi disse che non sarei andata avanti sui giornali, invece poi di strada ne ho fatta tanta e tanta ancora ce n’è da fare. Questo è solo un capitolo di un libro ancora da scrivere.
A me che da grande non sarò solo giornalista ma direttore artistico e tante altre cose.
A mio fratello scomparso. Tutti i miei successi, in fondo sono anche i suoi.
Al mio ragazzo, non solo compagno di vita ma anche il più grande giornalista che abbia mai conosciuto.
A Frullo e Sophia, gli animali ti salvano la vita.
Ai miei amici che hanno condiviso tutto.
A Biagio, Mariella e Rocco che hanno creduto in me dandomi la possibilità di scrivere ed imparare sui giornali.
A tutti quelli che ogni giorno rivendicano la libertà di stampa ed il diritto di raccontare i fatti.
A tutta la musica e l’arte che c’è da raccontare, ma soprattutto da vivere e da creare.
Ai miei prof. Mario Giordano, Bruno Vespa e Peter Gomez, numeri uno in assoluto.
Alle vittime della terra dei fuochi, le loro storie non devono essere dimenticate.
Alle donne uccise da uomini che dicevano di amarle: non smettiamo di dire che uno schiaffo non è amore.
A Giulio Regeni: è anche compito dei giornali chiedere e scrivere per la verità.
A Stefano Cucchi, sperando che si torni ad essere dalla parte dei più deboli.
A Giancarlo Siani, uomo esemplare che ho imparato a conoscere con Francesco e Lorenzo Marone.
A Nadia Toffa che mi ha ricordato che nella vita bisogna vivere e basta.
Alla nostra terra ed agli animali che la abitano: c’è bisogno di aiuto in ogni modo.
A chi mi disse che non sarei andata avanti sui giornali, invece poi di strada ne ho fatta tanta e tanta ancora ce n’è da fare. Questo è solo un capitolo di un libro ancora da scrivere.
A me che da grande non sarò solo giornalista ma direttore artistico e tante altre cose.
A mio fratello scomparso. Tutti i miei successi, in fondo sono anche i suoi.
A voi,
Annalibera.
Annalibera.
Master in Giornalismo e Comunicazione, 30 e lode - Napoli, 18 novembre 2019
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