Coronavirus, "Forse trovata chiave di volta": l'annuncio di Zaia
Il governatore del
Veneto Luca Zaia ha parlato di uno studio italiano su un farmaco per la cura
del tumore alla prostata
Dal Veneto potrebbe essere stata
trovata la “chiave di volta” nella lotta al coronavirus.
Ad annunciarlo
è stato il governatore del Veneto Luca Zaia, nel consueto punto
stampa sull’emergenza
Covid-19: “Vi do una bella notizia: verrà pubblicato sul ‘The
New England Journal of Medicine’ uno studio della Fondazione
Ricerca Biomedica Avanzata e dell’Istituto Veneto di Medicina
Molecolare Vimm, in stretta collaborazione con l’Università di Padova e
la Regione Veneto, in virtù di un’intuizione che ha avuto il
professor Francesco Pagano“.
Ancora Zaia: “Basandosi sui dati dei malati di
Covid-19, che vedono circa il doppio degli uomini positivi rispetto alle donne,
Pagano ha notato che c’è un enzima che fa da veicolo per
infettare le cellule e che questo enzima è lo stesso che viene inibito con i
farmaci che si utilizzano per curare i pazienti con il cancro alla
prostata“.
Il governatore del Veneto ha aggiunto: “Si è vista,
quindi, una seria correlazione di casi trattati per il cancro
alla prostata con questo farmaco e il coronavirus:
chi è stato trattato con questo farmaco non ha avuto problemi di coronavirus”.
Zaia ha poi spiegato: “Con il prof. Pagano sono
stati valutati già 130 pazienti, c’è già una pubblicazione in corso
e questa rischia di essere veramente la chiave di volta o quantome no una delle
più importanti chiavi di volta perché, se sarà confermato fino in fondo che
esiste questa correlazione, abbiamo un farmaco che inibisce un enzima e che
potrebbe inibire il coronavirus”.
Poi la chiosa finale: “I miei complimenti vanno quindi
al prof. Pagano, alla Fondazione per la Ricerca Biomedica e a tutti quelli che
hanno lavorato a questa ricerca”.
Coronavirus, riapertura il 4 maggio: la posizione del Veneto
Il presidente del Veneto Luca Zaia ha anche parlato
della fase 2 dell’emergenza coronavirus: “Se ci sono i presupposti di natura
sanitaria dal mondo scientifico, dal 4 maggio o anche prima si può
aprire con tutto“.
E ha aggiunto: “Dal 4 maggio dobbiamo essere tutti
pronti con dispositivi, regole, ovviamente negoziati con il mondo delle parti
sociali e quello dei datori di lavoro. A me risulta che questo lavoro si stia
facendo a livello nazionale con questa prospettiva. Non escludo che alcune
attività possono essere anche messe in una griglia di partenza, magari, un po’
prima. Immagino che la dead line sia il 4 maggio”.
Zaia ha spiegato: “Il vero tema oggi è: tener tutto
chiuso e morire in attesa che il virus se ne vada oppure puntare alla
convivenza? A Wuhan è stato deciso di convivere e di aprire perché oltre un
certo limite non è più sostenibile, sempre fatto salve le indicazioni del mondo
scientifico. So per certo che il Comitato scientifico ha dato già le
indicazioni, adesso attendiamo la risposta”.
Il governatore del Veneto ha concluso: “Noi abbiamo
completato il nostro master plan per la riapertura, abbiamo voluto scrivere
delle regole che siano uguali per tutte. Le affronteremo domani pomeriggio con
l’assessore regionale alla sanità con le parti sociali e con il mondo
datoriale, assieme agli altri assessori regionali, e lì proporrà la nostra
bozza”.
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