Settemila stabiesi firmano la petizione in memoria del Dott. Tommasino
“CORONAVIRUS: LA ‘PETIZIONE TOMMASINO’ RAGGIUNGE E SUPERA LE SETTEMILA FIRME IN APPENA 10 GIORNI”
Il
tredici aprile, su iniziativa del dottor Francesco Somma, è partita la raccolta
firme dedicata a Giovanni Tommasino, e più in particolare in supporto della
petizione indirizzata al Presidente della Repubblica affinché venga conferita
la Medaglia al Merito Civile al medico stabiese e a tutti gli operatori
sanitari “caduti in trincea” nella dura battaglia al nemico invisibile che ha
messo in ginocchio l’intero pianeta. Dopo appena dieci giorni, la risposta è
stata notevole con ben 7.031 firme raccolte sul portale change.org, e con
adesioni provenienti da ogni parte d’Italia.
“Solo
tra i medici si contano 145 vittime, un numero tragico e in costante aumento –
afferma il dottor Francesco Somma – senza contare i decessi tra infermieri,
fisioterapisti, tecnici e altri operatori sanitari. Questi cittadini devono
essere onorati dalla Repubblica, il loro sacrificio non può essere
dimenticato”.
L’iniziativa,
sposata dalla famiglia Tommasino, è giunta anche al presidente della Repubblica
Sergio Mattarella grazie ad una lettera aperta inviata lo scorso 11 aprile al
Palazzo del Quirinale da Francesco Somma.
Ad
appoggiare la proposta anche esponenti del mondo della politica come
l’Onorevole Michela Rostan la quale dichiara: - “Abbiamo il dovere di ricordare
i tanti eroi che hanno sacrificato la loro vita per difendere la nostra salute
dall’attacco del Covid-19. Il personale sanitario italiano, senza esitare un
solo istante, ha gettato il cuore oltre l’ostacolo dandosi subito da fare per
arginare la diffusione del virus e per curarne gli effetti devastanti. Ho
scelto di aderire alla raccolta firme perché venga conferita l’onorificenza
della Repubblica a Giovanni Tommasino e a tutti i medici, infermieri, tecnici
che hanno perso la vita lottando contro il virus. Ringrazio i promotori
dell’iniziativa e tutti quelli che la stanno sostenendo. La nostra comunità non
dimentichi mai il loro straordinario senso del dovere, il sacrificio e il
coraggio, mostrati nel corso della più grande crisi che l’Italia ha affrontato
dal dopoguerra a oggi”.
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