Senza piegarmi agli altri…
Avrei dovuto piangerti già prima,
disperarmi per la tua scelta,
ma tenuto conto
che ne ho fatte tante
senza piegarmi agli altri
non credo che potevo dirti
che cosa era meglio
per la tua vita.
Avevi un tetto e da mangiare certo
in cambio di un lavoro
sofferto ma dato con rispetto,
avevi un cuore che ti accompagnava
giorno per giorno
nel tuo volerti dare agli altri
nel nome di un comandamento
che dice di amarci gli uni con gli altri
come noi stessi
per soddisfare il nostro egoismo,
il nostro amore
che però non lascia libero di fare
i passi che vogliamo.
Anch’io forse ho fatto disperare
senza volerlo perché volevo andare
dove c’è pace, dove c’è speranza
di essere me stesso
col disavanzo addosso del mio dire
che va a finire dove non c’è pace
dove rapace è l’unica parola
di sopravvivenza e l’accoglienza
è l’ultima senza poter dormire
una notte in un posto sicuro
che non sia sotto terra a vegetare
come un germoglio per il futuro
che ancora non esiste
in questo groviglio di malefatte
dove si dura solo il tempo di morire
senza finire l’elemosina che ho avuta.
Gioacchino
Ruocco
Gioacchino Ruocco
Ostia Lido
11.04.2020
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