CARMEN D' AURIA
mar 20 marzo 2007
Carmen D'Auria
(Castellammare di Stabia (NA)1975)
Artista polivalente, i suoi interessi in arte, oltre la pittura e il disegno,sono la fotografia, la cartapesta e le tecniche dell'incisione e della stampa.
Quando ci si trova davanti ad un suo lavoro, siano esse foto, sia pittura o papier maché, ci si trova davanti ad un filo conduttore unico, l'erotismo, ma nei suoi autoscatti non c'è un erotismo becero, tutt'altro, lo definirei un eros fine, raffinato , cortese, educato che ci riporta all'immagine "antica" da cui emanano atmosfere retrò, tra il lasciar vedere e l'immaginare, provocandoci un'emozione contenuta "censurata" e piacevolmente "bloccata", come l'effigie stessa, signorile, aristocratica e direi addirittura nobile, nel significato astratto e più classico del termine stesso.
Stessa cosa si ha e si prova davanti ai suoi "papier maché" sculture in cartapesta come : gioielli, vasi specchi, lampade che hanno nel loro intrinseco una carica "lussuriosa" e barocca.
Diverso il discorso sulla sua pittura che pur mantenedo quella forza "erotica", sembrerebbe quasi, in questo caso, che l'artista si lasciasse "sfuggire" la mano per andare oltre , e sconfinare nell' eros senza sottintesi, rappresentando esplicitamente situazioni e congiunture in assemblaggi dell'atto sessuale, ma non è così, in quel caso l'artista è suffragata e sostenuta dalla composizione onirico surreale, al tal punto da "ribaltarne" l' atto stesso, per riportarlo "astrattamente" sul piano della decenza, correttezza e misura.
Augusto Marchetti
Nella foto ANIME VAGANTI - Inchiostro su carta - CM 45x65 - ANNO 2005
http://www.carmendauria.com/
(Castellammare di Stabia (NA)1975)
Artista polivalente, i suoi interessi in arte, oltre la pittura e il disegno,sono la fotografia, la cartapesta e le tecniche dell'incisione e della stampa.
Quando ci si trova davanti ad un suo lavoro, siano esse foto, sia pittura o papier maché, ci si trova davanti ad un filo conduttore unico, l'erotismo, ma nei suoi autoscatti non c'è un erotismo becero, tutt'altro, lo definirei un eros fine, raffinato , cortese, educato che ci riporta all'immagine "antica" da cui emanano atmosfere retrò, tra il lasciar vedere e l'immaginare, provocandoci un'emozione contenuta "censurata" e piacevolmente "bloccata", come l'effigie stessa, signorile, aristocratica e direi addirittura nobile, nel significato astratto e più classico del termine stesso.
Stessa cosa si ha e si prova davanti ai suoi "papier maché" sculture in cartapesta come : gioielli, vasi specchi, lampade che hanno nel loro intrinseco una carica "lussuriosa" e barocca.
Diverso il discorso sulla sua pittura che pur mantenedo quella forza "erotica", sembrerebbe quasi, in questo caso, che l'artista si lasciasse "sfuggire" la mano per andare oltre , e sconfinare nell' eros senza sottintesi, rappresentando esplicitamente situazioni e congiunture in assemblaggi dell'atto sessuale, ma non è così, in quel caso l'artista è suffragata e sostenuta dalla composizione onirico surreale, al tal punto da "ribaltarne" l' atto stesso, per riportarlo "astrattamente" sul piano della decenza, correttezza e misura.
Augusto Marchetti
Nella foto ANIME VAGANTI - Inchiostro su carta - CM 45x65 - ANNO 2005
http://www.carmendauria.com/
Nessun commento:
Posta un commento