Passano gli anni, cambiano i giocatori, ma la mentalità
resta sempre la stessa. Quando tutto sembra prendere la piega giusta,
dimentichiamo che abbiamo tra le mani un ferro da stiro troppo arroventato che
appoggiato per un attimo di troppo sul tessuto lo brucia o lo macchia.
Passata la tempesta, recuperati due punti di penalizzazione,
arriva invece la smobilitazione e le ultime due partite ci fanno perdere
quattro punti che avrebbero portata la squadra più avanti in classifica.
Analizzando la partita viene da dire che c’è ancora voglia
di fare, che i risultati si possono conseguire, ma l’amministrazione del gioco
deve avere interpreti più attenti, meno stanchi, meno svogliati, meno
presuntuosi, ma più quadrati.
Dall’analisi dei commentatori si annotano aggettivi che
rasentano lo squallore e Braglia, non ce ne voglia, deve adoperarsi per trovare
le motivazioni giuste anche nei morti di sonno per tenerli svegli. Non si può
pensare che chi sta dietro di noi e più debole. Bisogna pensare invece di non
farsi sorpassare e giocare con attenzione, senza trucchi, per arrivare a questo
risultato, senza sprecare la grazia di Dio del condono arrivato che ha
addormentato il collettivo.
E’ anche vero che non si possono conseguire sempre vittorie,
ma è anche vero che non si può rischiare di perdere la partita che si stava
vincendo per la seconda domenica e in casa dove la tifoseria è pronta a dare
cuore anche a chi lo ha dimenticato altrove.
In vantaggio al 22’
con Mezavilla, pari al 63’
quando Stanco del Modena beffa Colombi. Nuovo vantaggio al 70’ e un rigore contro al 79’ che rimette le squadre in
parità.
Gli avversari
Nel 1908 sorgono a Modena due club calcistici: l'Associazione
Studentesca del Calcio Modena e il Football Club Audax Modena. Dopo
pochi anni, però, le due società decidono di fondersi ed il 5 aprile
1912 la fusione venne
ufficializzata dagli organi informativi competenti.
Inizia così la storia del Modena Football Club.
Nei primi anni di vita, il Modena sfiorò subito l'impresa di portarsi a casa la
Coppa Federale (istituita al posto del Campionato) già nel 1916, durante la Grande Guerra.
Pochi anni dopo, a guerra finita, i canarini
sfiorarono addirittura il primo scudetto, quando nella stagione 1924-25 il Modena chiuse al 2º
posto con un solo punto di distacco dal fortissimo Genoa nel girone A di I div. Lega Nord e
con risultati clamorosi tra cui un clamoroso 5-0 rifilato all'Inter.
Fece molto scalpore, poi, l'esordio in Serie A di Alfredo Mazzoni
a soli 16 anni.
In 91 stagioni sportive disputate a livello
nazionale dalla fine della Prima guerra mondiale, compresi 11 tornei di Prima Categoria
Nazionale e Prima Divisione e Divisione Nazionale (A), e 1 campionato di Serie C2.
In precedenza il Modena aveva partecipato a tre tornei di Prima Categoria dei
Comitati Regionali Veneto e Lombardo.
Promozioni
- 5 promozioni dalla B
alla A (1937-38, 1940-41, 1942-43, 1961-62, 2001-02)
- 5 promozioni dalla C
alla B (1960-61, 1974-75, 1985-86, 1989-90, 2000-01)
- 1 promozione dalla C2
alla C1 (1979-80)
Record
- Miglior piazzamento in
Serie A:
3° (1946-47)
- Miglior marcatore: Renato Brighenti, 81 reti.
- Miglior cannoniere
stagionale in serie B: Christian Bucchi, 29 reti (2005-06).
- Numero maggiore di
presenze: Renato Braglia, 484.
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