G. Ruocco - Distesa - Olio su cartoncino |
Ti guardavo una volta
Ti guardavo una volta
e sospiravi
come una betulla
a primavera.
Ora son solo appunti
sulle mie miserie.
Mi guardi
e sono poche
le cose che ricordi di me
coi brividi
che affiorano
di tanto in tanto
ancora nei tuoi occhi.
Tutto si stanca.
Quel poco di eterno che resta
basta appena
a riscaldar la pasta.
Le calorie che servono
son due:
le mie che ho fame
meno le tue
che fai la dieta a vita.
Gioacchino Ruocco
01/04/2012 Ostia lido 07,30
Da “L’Equilibrista poesie dal quotidiano…”
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