La ruta è una pianta
erbacea a fusto ramoso, alta fino a 80 cm, con foglie alterne,
pennato-composte, divise in segmenti spatolati o lineari. I fiori,
giallo-verdognoli, sono riuniti in corimbi apicali. Questa erba aromatica fu un
tempo molto usata sia come insaporitore di vivande , sia per le sue numerose
proprietà terapeutiche che l’inteso popolare estese al massimo sino a coniare
l’espressione in epigrafe.
In effetti ancóra oggi le foglie fresche della ruta
possono essere usate con moderazione atteso che pare che la ruta sia un'erba
velenosa e se consumata ad alte dosi possa nuocere gravemente alla salute. Per
uso interno va dunque assunta a dosi molto basse -da due a cinque grammi per
litro d'acqua- e sempre sotto stretto controllo medico. per insaporire
insalate, carni, pesci, oli e aceti aromatici.
È pure molto usata per la
preparazione di un tipo di liquore aromatico. Proprietà terapeutiche:
emmenagoghe (favorire la mestruazione), sedative, digestive, carminative
(promuovere l’espulsione dei gas intestinali), vermifughe. Tenendo presente le
suddette proprietà emmenagoghe venne usata da talune antiche levatrici di
cattiva coscienza per procurare aborti. Nei tempi passati si attribuiva alla
ruta il potere di evitare il contagio della peste; oggi spargendo le foglie
essiccate sui pavimenti, in prossimità delle fessure, si tengono lontani gli
insetti grazie a una sostanza insetticida in esse è contenuta.
Pare che il
disegno del seme di fiori che compare sulle carte da gioco sia stato ispirato
proprio dalla graziosa foglia della ruta.
L'erba della ruta fu ritenuta
addirittura, nell’inteso popolare, erba contro la paura. Si metteva in tasca,
appunto, quando si dovevano affrontare situazioni di paura e le case in cui
cresceva erano ritenute privilegiate.
Raffaele
Bracale
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