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Una storia italiana | |
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Paese di produzione | Italia |
Anno | 1992 |
Durata | 180 min |
Colore | colore |
Audio | sonoro |
Genere | biografico |
Regia | Stefano Reali |
Soggetto | Stefano Reali Liliana Eritrei |
Sceneggiatura | Stefano Reali Liliana Eritrei |
Produttore | Paola Cortese |
Casa di produzione | RAI D.D.S.Cinematografica Taurus Film |
Art director | Enrico Sabatini |
Fotografia | Romano Albani |
Montaggio | Angelo Curi |
Musiche | Ennio Morricone |
Interpreti e personaggi | |
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Episodi | |
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Premi | |
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La pellicola ebbe la menzione speciale al 33º Festival della Televisione di Montecarlo.
Il film narra le imprese dei fratelli Abbagnale, a detta di tutti, dagli "addetti ai lavori" ai più ignari, il miglior equipaggio in assoluto dell'intera storia del canottaggio.[senza fonte]
Trama[modifica | modifica wikitesto]
Giuliano ed Angelo Amitrano sono due fratelli di Castellammare di Stabia. Lo zio, il dott. Vittorio Amitrano, amante del canottaggio cerca di trasmettere ai due nipoti questa sua passione. Il padre, Pietro Amitrano, è molto contrariato nel far intraprendere ai suoi due figli questo sport perché vorrebbe che studiassero per avere una vita migliore rispetto alla sua. Dopo varie discussioni Pietro concede a Giuliano ed Angelo il permesso di allenarsi, ma a patto che si diplomino entrambi senza alcuna insufficienza in nessuna materia neanche durante l'anno scolastico. Durante questa nuova attività, i due ragazzi, considerano sempre più lo zio Vittorio come un padre, facendo scattare così la gelosia del vero padre. Grazie anche all'aiuto della madre, Teresa Amitrano, questa loro situazione familiare riesce a calmarsi. Come se non bastasse anche la Federazione, con la sua invidia e soprattutto con i vari pregiudizi negativi verso il sud, cerca di "frenare" l'attività dei due atleti, ma Giuliano ed Angelo riescono ad andare avanti grazie alle loro molteplici vittorie sportive.
Frasi celebri del film[modifica | modifica wikitesto]
« Ma io non ci volevo venire...Non ti fermare Angelì insisti se spingi adesso il dolore ti passa...E chi lo sente il dolore... Lo senti, lo senti il dolore... No... E invece si lo sento pure io ma è normale, tu porta avanti la schiena e non ci pensare che poi dopo un po' ti passa...Giulià nun o' sent chiù...E ch siet?...I mo sent una cosa strana...Una cosa calda?...Sisi caldissima...E allora è o mument vai vai » |
(Discorso tra i due fratelli canottieri durante la loro prima gara che gli dà lo sprint vincente) |
« Portate avanti la schiena » |
(Affermazione di Vittorio Amitrano durante gli allenamenti) |
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