Politica. Castellammare di Stabia, le opposizioni su Terme: «Siamo tornati indietro di un anno, tutto tempo perso dall’amministrazione Pannullo»
Dopo il fallimento della procedura di bando per l'affidamento dello stabilimento termale stabiese, le opposizioni chiedono a gran voce una seduta di consiglio per delineare una nuova strategia per il rilancio di terme
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Vogliamo rimettere in moto il termalismo in questa città. L’ottimismo mostrato fino ad ora dall’Amministrazione Comunale non ha dato i suoi frutti. L’esito della manifestazione d’interesse Project Financing per l’acquisizione di operatori economici per complesso immobiliare Antiche Terme dimostra il fallimento di una strategia di rilancio il sindaco ne prenda atto. Le conclusioni di non garanzia di solidità economica delle proposte arrivate cui è giunta la Commissione che aveva il compito di esaminare le manifestazioni d’interesse per l’individuazione di operatori economici cui affidare la riqualificazione e la valorizzazione del complesso immobiliare delle Antiche Terme, unitamente alla sub concessione delle fonti, ci preoccupano fortemente ma non ci sorprende. Sarebbe ora, per noi, di fronte alla non idoneità della manifestazione, troppo facile dire «lo avevamo detto». Quanto accaduto – proseguono le forze di opposizioni – ci porta un anno indietro. A questo punto ci chiediamo su cosa poggiasse il moderato ottimismo che ancora, ieri, mostrava con un comunicato stampa, il sindaco dopo che, qualche ora prima, la commissione escludeva nel merito la manifestazione d’interesse. Siamo punto e a capo anche perché è chiaro che, cosi come riportato in delibera, Cantieri Viviani, consentirà per alcuni eventi importanti l’apertura del Parco delle Antiche Terme solo per alcuni giorni. Siamo convinti che manifestazioni come questa siano indispensabili e contribuiscano al rilancio della città, ma da sole non bastano. Se la Regione dovesse impiegare altre risorse per proseguire questa esperienza ne saremmo entusiasti se tale impiego fosse da subito accompagnato da prime attività termali e dall’ impiego dei lavoratori. Per garantire l’effettivo funzionamento della struttura andrebbe però chiesto un impegno vero per portare le Terme di Stabia fuori dal baratro in cui sono piombate. In questi mesi, così come abbiamo fatto per la villa, mostrando senso di responsabilità nel comprendere che la priorità era, ed è ridare il lungomare ai cittadini, e riservandoci di aprire un confronto dopo il 16 giugno, su importanti questioni, allo stesso modo su terme e termalismo noi siamo impegnati a trovare una soluzione per rilanciare il termalismo. Vogliamo chiarezza e una nuova strategia che non può non partire dalla consapevolezza che quanto pensato nell’ultimo anno ha fallito. E, in questo fallimento, sono evidenti le responsabilità. Come opposizioni chiediamo al Sindaco di venire in aula per delineare una nuova strategia, un cambio di passo. Faccia questo, anzitutto, dando attuazione alla delibera sul controllo analogo, bloccando la vendita di alcuni beni. E’, infatti, del tutto chiaro ed evidente che si stanno solo svendendo al buio pezzi di proprietà. Noi dal nostro canto come già fatto in precedenza, ci riserviamo di incontrare forze sociali, lavoratori e l’insieme delle forze produttive. Ci riserviamo di promuovere altre iniziative utili per affrontare la questione Terme, ribadendo, sin da ora, la richiesta di incontrare il Presidente della Regione .
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