“Acetosella”- l’acqua bevuta da Plinio il Vecchio e citata nei libri di Pietro Lichtenthal
Il sipario è calato sull’Acetosella: e con essa anche un pezzo di storia risalente al I secolo d.c. Fonti storiche, raccontano di un Plinio il Vecchio presente a Stabie nel 79 d.c., durante l’eruzione del Vesuvio, scrivere, nell’opera “NATURALIS HISTORIA” di un’acqua consigliata per la calcolosi. Dal sapore acidulo, che l’accomuna, per le caratteristiche organolettiche all’erba dalla quale prende il nome, l’acetosella è citata anche nell’appendice I del libro di Idrologia Medica (pag. 249) del dottor Pietro Lichtenthal “( acqua limpida, senza odore, contiene dieci volte il suo volume di acido carbonico. Si usa come anticalcolosa e stomatica)”. La storia di oggi racconta, invece, di un’acqua che non sarà più imbottigliata nello stabilimento di via Brin. Il Tribunale di Torre Annunziata, ha decretato il fallimento della società titolare la “Stabia di mare s.r.l.”. Presente sul territorio stabiese dai primi anni 90, impiegava, ad oggi, circa 14 operai. Considerata una realtà lavorativa locale, efficiente per l’economia della città, la società era in crisi da tempo. A chiedere il fallimento, gli stessi operai; il Tribunale optolino ha accolto l’istanza delle maestranze dopo il mancato accordo tra gli stessi e la Società sulle mensilità arretrate. Mille euro offerti ad ogni dipendente a fronte degli arretrati del 2015; quattro mensilità del 2016; oltre, alla tredicesima; quattordicesima e i primi quattro mesi e mezzo del 2017. Una proposta scalza rifiutata nel nome della dignità degli operai e delle loro famiglie, oltre all’unica scelta possibile per usufruire degli ammortizzatori sociali.
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