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I motivi che hanno portato alla sfiducia di PannulloOffese, ripicche, affronti e gesti di arroganza. Un profluvio di parole oggi 6 Febbraio hanno inondato le tre conferenze organizzate dalle varie forze politiche che hanno caratterizzato la dinamica politica che si annida nelle dimissioni dei consiglieri che hanno sfiduciato Antonio Pannullo. Si è detto tutto per non dire niente. La verità è una, semplice e chiara: il passaggio di Nello Di Nardo dall'entourage di De Luca a quello di Forza Italia ha scatenato una tempesta nella forza politica che faceva da ago della bilancia della maggioranza, ossia area civica. Con Di Nardo Deluchiano, erano tollerabili i problemi interni alla maggioranza, erano tollerabili gli atti di prepotenza di "qualche" consigliere comunale (che nella conferenza stampa di Adea Covica non hanno voluto dire al netto di accuse gravi), era tollerabile tutto, perché anche loro erano parte integrante dell'intero calderone che comunque veniva ricondotto a De Luca. Con Nello Di Nardo in quota Forza Italia si è invece rotto questo meccanismo. Si sono appalesati i contrasti, si sono acuiti gli scontri ed ecco che si decide di mandare Pannullo a casa in vista delle prossime elezioni, appuntamento che ha già avuto una sua programmazione e che aspetta solo di essere concretizzata. Un disegno che però non prevede la presenza di Antonio Alfano, che forse non si ricandiderà più, e nemmeno quella di Tina Donnarumma, che è stata tenuta fuori da ogni discussione. Il resto sono solo chiacchiere....da cinema. |
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