C.mare di Stabia, incubo baby gang in villa
solo per picchiare
on 29 gennaio 2018 at 17:05
Si muovono in branco per le strade della città; come animali in cerca di
cibo scelgono le prede; spintoni, minacce, vessazioni, nel peggior dei casi picchiano e
rapinano le vittime. Baby gang o meglio ragazzi, adolescenti ai quali mancano
le basi di quella che dovrebbe essere in primis un’educazione rivolta al rispetto
dell’altro.
Invece no: si impongono sul territorio con fare delinquenziale, sicuri
che la legge “gioca” a loro favore perchè i reati commessi da bambini con il
fare da boss, in Italia non vengono perseguiti; sulla base della considerazione
che il minore non ha ancora raggiunto un grado di sviluppo fisico e psichico
tale da poter comprendere il valore etico-sociale delle proprie azioni. Un
fenomeno che riguarda tutti dal Nord al Sud ma che negli ultimi tempi stà
avendo un escalation di episodi a Napoli, nelle provincie limitrofe: Arzano,
Pomigliano d’Arco, Pompei, San Giorgio a Cremano, Castellammare di Stabia.
La
città delle acque, roccaforte di personaggi che hanno fatto la storia della
camorra, è diventata teatro di episodio di violenza messi in atto da un gruppo
di teppisti che gironzola per le vie avvicina i ragazzi, provoca, fa
intimidazione e poi fanno scattare l’aggressione.
Bande che si affrontano per
contendersi il territorio ma anche mine vaganti che seminano panico e paura.
Uno squarcio di tessuto sociale dove manca la guida della famiglia, dove il
sistema scuola non ha più il potere; dove si fa a gara a chi diventa prima
“uomo” senza sapere che un’animale uomo non lo sarà mai perchè resterà maschio
a vita: un selvaggio. Ieri sera in villa comunale, nei pressi dei bagni, dei
ragazzini sarebbero stati accerchiati da una decina di malintenzionati:
spintoni, insulti.
Alla scena avrebbero assistito i genitori delle vittime di
turno che sono intervenuti evitando il peggio. Il branco ancora una volta in
azione all’ombra di un lampione, pronto a compiere atti intimidatori senza un
motivo di fondo; minorenni devianti ai danni di cose e persone. Ma lo Stato…la
politica locale? le forze dell’ordine? coloro che dovrebbero tutelare i
cittadini, guidare le generazioni future su un percorso di vita proiettato
all’evoluzione dell’essere cosa fanno? sono anche loro inermi spettatori di una
società disgregata…?
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