Editoriale
COMMENTO
Non lo potevo mettere nel dimenticatoio o far finta di niente sia per la stima che nutro per Brindani
sia per Pasquale così come Brindani lo ha voluto chiamare, anche se il santo protettore di Castellammare si chiama CATELLO ed è anche protettore dei forestieri, sicuramente si starà godendo il suo momento di notorietà facendo una faticata immane per farsi credere da chi lo ascolta, ma essendo cuoco non sarà poi cosi difficile credergli almeno dalla parte degli intimi e quelli a lui più vicini
a tavola con lui.
Comnque noi stabiesi, come il nostro santo, siamo sempre pronti nel soccorrere chi ha bisogno d'assistenza senza farglielo pesare, anzi facendo apparire la cosa come una cosa ovvia.
Comunque voglio rendere grazie all'onesta intellettuale di Brinadi, se ce ne fosse bisogno, che non si mostra mai al di sopra degli altri, ma sempre vicino a loro, sempre con la sua umanità che lo rende comprensibile ed umano ad ogni lettore della sua rivista che, anche se abbonda di belle donne, non dimentica i problemi di ogni giorno con il solo scopo di farsi capire dal Nord al Sud e dall'Est all'Ovest.
Un abbonato della rivista
da una eternità
Gioacchino Ruocco
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