lunedì 31 dicembre 2012

JUVE STABIA – CROTONE: 3 - 1



Curva sud del Menti di C.mare di Stabia


In altre faccende affaccendate arrivo con qualche giorno di ritardo a commentare l’incontro casalingo con il Crotone che ha permesso alla Juve Stabia di salvare la faccia a spese del Crotone che partito con Addae al 26, quando pensano di aver trovato i varchi per passare resta vittima restano vittima del copione che hanno delineato e suggerito alla squadra di casa. Le altre segnature arrivano su calcio di rigore  all’80 e nei minuti di recupero.
Squadra continuamente rimaneggiata in fase di gioco per chiudere l’anno con un risultato positivi per non lasciarsi con i tifosi guardandosi in cagnesco. Ci riescono con un po’ più di mestiere e un po’ più di rispetto per quelli che si sacrificano non poco per seguire la squadra.

JUVE STABIA (4-3-3): Seculin; Baldanzeddu, Figliomeni, Scognamiglio, Dicuonzo; Caserta, Mezavilla (76’ Cellini), Genevier; Acosty, Danilevicius (77’ Bruno), Zito (60’ Improta). All. Piero Braglia
CROTONE (4-3-3): Caglioni; Addae, Ligi (82’ Torromino), Abruzzese, Migliore; Eramo, Matute, Maiello (11' Calil); Pettinari, Ciano (62’ De Giorgio), Gabionetta. All.: Massimo Drago
TERNA ARBITRALE: Gennaro Palazzino (Ciampino); assistenti di linea – Valentino Paiusco (Vicenza), Christian Bagnoli (Teramo); IV uomo – Francesco Castrignanò (Roma2).
RETI: 26' Addae (CR), 33' Danilevicius (JS), 80’ rig. Genevier (JS), 94’ Improta (JS) 
NOTE: Castellammare di Stabia, Stadio “Romeo Menti”; Totale spettatori 2692, per un incasso al botteghino di 34415,00 Euro. Ammoniti: Genevier, Mezavilla, Figliomeni (JS) Addae, Pettinari, Gabionetta, Matute (CR) Espulso: Addae (CR) Angoli: 6-1 Recuperi: 2’(1T) 4’(2T).

LIVORNO– JUVE STABIA: 2 - 2

Stadio Picchi di Livorno

Una squadra all’attacco come sempre, ma nonostante tutto di misura media per fare scintille fino alla fine di una partita, quando incontra quelle che fanno sul serio che hanno più polveri da sparare..
Alla lunga la squadra accusa i suoi limiti sia in casa che fuori. In tema di primo consuntivo fa i conti con capacità economiche che non sono alla pari con le altre che sono partite per approdare o ritornare nel massimo campionato. In più, più di una volta, si sono sviluppati comportamenti che andavano immediatamente sanzionati. Se questi devono essere tollerati le sconfitte non diventano più dignitose e non danno sale alle speranze della tifoseria.
Le squadre di media classifica hanno un campionato meno facile in quanto devono lottare per non retrocedere, che la retrocessione è sempre in agguato, ma credo che la squadra non meriti questo destino almeno per i prossimi anni.
La federazione dovrebbe stabilire un badget di spesa per mettere le squadre alla pari e sulla pista delle giovani promesse, per evitare che diventino stazioni di transito per il prepensionamento di campioni che hanno qualcosa ancora da dire, ma che hanno vissuto primavere troppo brevi e non hanno mai raggiunto posizioni di eccellenza pur essendo approdati in squadre di tutto rispetto.
Il mercato di metà stagione porterà senz'altro nuovi innesti, ma vedremo partire anche alcuni di quelli che hanno retto la squadra fino ad ieri e con la loro vendita si colmerà il deficit della squadra.
Staremo a guardare e speriamo che Braglia alla fine non ragli.

LIVORNO (3-4-1-2): Fiorillo; Ceccherini, Emerson, Bernardini; Salviato (64’ Dell’Agnello), Schiattarella, Gentsoglou, Gemiti; Belingheri; Dionisi, Siligardi. All.: Davide Nicola
JUVE STABIA (4-3-3): Nocchi; Baldanzeddu, Scognamiglio, Figliomeni, Dicuonzo; Agyei (60’ Improta), Caserta, Jidayi; Zito, Danilevicius (69’ Mezavilla), Cellini (79’ Bruno). All.: Piero Braglia.

TERNA ARBITRALE: Riccardo Pinzani (Empoli); assistenti di linea – Luca Ciancaleoni (Foligno), Alessandro Lo Cicero (Brescia); IV uomo – Federico La Penna (Roma 1).
RETI: 45’ Dionisi (L), 46’ Cellini (JS), 67’ Dicuonzo [rig.] (JS), 75’ Siligardi (L)
NOTE: Stadio “Armando Picchi”, ore 15.00; circa 100 tifosi provenienti da Castellammare. Ammoniti: Schiattarella (L) Scognamiglio, Figliomeni, Mezavilla, Jidayi, Zito, Dicuonzo (JS) Angoli: 4-2 Recuperi: 4’(2T).

martedì 25 dicembre 2012

Per non dimenticare: Arenile Stabiese Pulito



ASL NA3 trasferita a Torre del Greco





Dedicata a Carlo - ‘O regalo


Torino - Piazza Solferino


















Partenno m’è lasciato
na rosa ‘int’’o bicchiero
ca tene nu profumo
a vvote doce
e a vvote malinconico.

‘E spine nun se conteno,
ma chesto nun è niente,
ca dint’a casa se sente
na voce ‘e solitudine
ca va cercanno ll’aria.

Se sfrunnarrà ?
Ce penzarrà ‘o tiempo.
Chillu tiempo
ca già l’ha fatto crescere
e ddà ‘o profumo justo.

Ce vo’ nu poco ‘e tiempo
pe farne essenza,
nu poco ‘e cumpiacenza
p’’a jucata
c’ancora nun è chiusa.

M’è fatto nu regalo
e nun capevo ch’ero
chillo addore
ca sentevo attuorno.
E nun me piglio scuorno

d’’o dicere e d’’o scrivere
pecchè me sento ‘ncullo
nu penziero ca m’accumpagna
comme si stesse ‘nmiez’’a campagna
‘nmiezo a ll’evere addirosa.

Sta rosa è nu penziero
ormaie ca  resta
‘nnanz’a fenesta ‘a quanno l’hai lassata,
ch’’e vvote me piglia e me ne porta
luntano c’’o penziero

addò aiere so’ state
e addo ancora ce stanno
ll’anne c’aggia campato.
Basta c’arape ‘a porta
ca già m’’e sento ‘ncuollo.


Gioacchino            Ruocco

Ostia Lido             26/12/2012      ore 06/00
Inserita nella raccolta “Suspire ‘ e miezejuorno”

domenica 23 dicembre 2012

ARENILE STABIESE PULITO




Con vivo rincrescimento pubblico la notizia sperando che la mia frequentazione di Internet, non sempre puntuale, mi metta sotto gli occhi una smentita che abbia restituita a me e alla cittadinanza 
una iniziativa che va non solo elogiata,  ma portata ad esempio all'attenzione di tutti  
e promossa come uno dei pochi beni civili prodotti da questa città negli ultimi anni.


L’associazione Arenile Stabiese Pulito si scioglie. Il motivo in una lettera.

Added by redazione on 19 luglio 2012.
Saved under Comunicati, Cronaca Stabia, Lettere alla Redazione



In data di martedì 17 luglio 2012, l’associazione Arenile Stabiese Pulito si scioglie e ne comunica il motivo nella lettera che ci hanno inviato e che pubblichiamo.

Forse conoscete Andrea e Gennaro, i padri di A.S.P. dei semplici volontari, coloro che hanno dato anima e corpo con le loro inziative per Castellammare e per lo stesso arenile. Ebbene sono ex lavoratori fincantieri, entrambi con una famiglia alle spalle al limite della vivibilità economica, come tutti alla ricerca di un lavoro.

Andrea e Gennaro hanno dato vita a questa lodevole iniziativa, specificando dal primo momento che oltre alla protesta e all’amore incondizionato per Castellammare, l’arenile doveva essere un’opportunità di lavoro per gli stabiesi, che bisogna aprire quelle porte che avrebbero portato benefici sia agli stabiesi e sia al turismo. 

Poi nasce l’associazione, molte persone si avvicinano, si crea una forte sinergia tra la città e A.S.P., nessuno se lo aspettava, dopo un po qualcuno stenta a credere che alcune foto di una spiaggia pulita provengano dall’arenile di Castellammare. 

Passano 2 anni, Andrea e Gennaro non hanno ancora trovato un lavoro, e quando l’età passa è ancora più difficile, Gennaro nella disperazione più totale minaccia di gettarsi da un palazzo, “state uccidendo noi e i nostri figli”, rivolgendosi al menefreghismo generale. 

Dopo molte ore i vigili del fuoco riescono a far scendere Gennaro che viene accompagnato all’ospedale in preda al panico.

Qualche giorno dopo ritornerà insieme al suo amico di sempre “Andrea” a svolgere attività di volontariato. 

Siamo nel mese di Aprile quando sull’arenile, alcune ditte lavorano per prendere le misure dei nuovi lotti.

Quando Gennaro e Andrea notano la cosa, si avvicinano al principale presentandosi: Salve, siamo dei volontari che si occupano della pulizia dell’arenile, stiamo cercando lavoro, siccome abbiamo esperienza nel campo “arenile” e siamo molto volenterosi, ci chiedavamo se c’era possibilità di un po di lavoro. 

Il principale molto gentile e disponibile risponde… se ci sarà bisogno vi faremo sapere. Andrea e Gennaro si rendono disponibili e liberano dalla spazzatura la zona in cui lavorano gli operai. 

Tutto finisce quì un giorno come tutti gli altri. A.S.P. continua a svolgere attività per la città… quando un giorno arriva una lettera dal tribunale di Torre Annunziata che contiene una denuncia da parte di molte persone che sulla carta dovevano essere presenti il giorno in cui Gennaro e Andrea andarono a chiedere per quel lavoro nel mese di aprile. 

Vengono accusati di estorsione e minacce verso queste persone, molte delle quali non erano presenti quel giorno, e Gennaro e Andrea avevano parlato solo con il capocantiere. ” Abbiamo cresciuto con educazione e rispetto i nostri figli, abbiamo sempre fatto enormi sacrifici fino all’inverosimile per portare avanti le nostre famiglie, stiamo facendo qualcosa di bello per la nostra città. e ora ci fate questo? Perchè? ” 

Non si sa ancora il motivo di questa denuncia. Vogliono infangare a tutti costi noi e il buon nome della nostra associazione, creata da noi, ma supportata dai veri stabiesi che ancora oggi ci sono vicini e ci seguono in migliaia. 

Se prima le cose andavano male ora vanno ancora peggio, oltre al danno anche la beffa, ci vogliono i soldi per un avvocato, e per di più Gennaro non sta veramente bene, costretto a cure nel centro per l’igiene mentale. L’associazione ha sentito subito il bisogno di ritirarsi dalle attività, ci sono dei giovani che rappresentano A.S.P. e non vogliamo che per queste cose ci vadano di mezzo anche loro. 











A questo punto ci chiediamo… di chi è questa turbida cattiveria? Chi ha voluto tutto questo? A chi hanno dato fastidio Andrea e Gennaro tanto da denunciarli per estorsione e minacce?

PostWidget-Bot – Per “Pubblicità mirata solo nelle news” ?


HELLAS VERONA - Juve Stabia . 1 / 0



Stadio Bentegodi - Verona


NON  SE  NE  PUO'  PIU'


Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Continuare ad utilizzare Baldanzeddu vuol dire cercarsela da soli, voler perdere la faccia e le partite, sprecare il lavoro degli altri.

E’ un giocatore che va messo sul mercato al più presto, anche se col suo carattere, il suo modo di interpretare il gioco non vale più una cicca. Prosegue imperterrito con i suoi modi rudi con “interventi scomposti” così definiti da più di un commentatore forse per evitare qualche suo intervento a gamba tesa.

Altro elemento da esonerare è l’allenatore, ormai senza idee e senza coraggio di affrontare quelli più turbolenti della compagine.

La squadra va riformata dando ai giocatori che non gradiscono stare nella squadra il ben servito che si meritano. Se hanno altre mire meglio lasciarli andare.

E’ il secondo anno che commento l’attività, ma mi trovo ancora di fronte ad una scolaresca eterogenea che soffre di protagonismo e di superficialità con un’organizzazione che lascia fare senza prendere quei provvedimenti che ogni buon padre di famiglia è solito adottare quando viene a mancare il rispetto dei ruoli.

Se continua di questo passo la squadra che ha realizzato 26 punti nel girone di ritorno ne realizzerà altrettanti salvandosi dalla retrocessione, ma il gioco non è questo. La tifoseria non aspetta una salvezza annunciata. La squadra potrebbe far sognare la città e trasformarla in una realtà vincente risvegliando le buone intenzioni che l’attraversano, ma la società non ha di queste mire, non sente la sua funzione sociale e dimostra di non saper tenere a bada lo scapestrato della combriccola e gli sfaticati che sognano di diventare grandi chi sa con quali requisiti.

Nello scontro di ieri l’unico a brillare in maniera negativa è stato ancora Baldanzeddu che  con i suoi modi fa il baldanzoso(spavaldo) e l’allenatore che stanco e deluso con le idee confuse sbaglia i tempi  delle sostituzioni e i soggetti che invece di produrre gioco si addormentano sul campo .

Tutto il resto è noia. La squadra merita una purga con acqua Stabia e una benedizione con l’acqua della Madonna, anche se alla Madonna stanno più a cuore la sorte degli operai della Fincantieri che non hanno soldi da scialacquare sulla penisola sorrentina.

HELLAS VERONA: (3-5-2): Rafael; Albertazzi, Moras, Maietta, Cacciatore; Jorginho, Bacinovic, Hallfredsson; Carrozza, Cacia (dal 42' s.t. Cocco), Bojinov (dal 27' s.t. Laner) . A disposizione: Berardi, Ceccarelli, Grossi, Abbate, Crespo. Allenatore: Bordin

JUVE STABIA (4-3-1-2): Seculin; Baldanzeddu, Figliomeni, Scognamiglio, Dicuonzo; Mezavilla, Agyei, Jidayi (dal 24' s.t. Caserta); Zito (dal 10' s.t. Bruno), Improta ((dal 18' s.t. Cellini); Acosty. A disp.: Nocchi, Doninelli, Erpen, Bruno, Ogolong. All. Braglia

Ammoniti: Carrozza (V), Jidayi (JS), Maietta (V), Baldanzeddu (JS), Cacciatore (V), Acosty (JS), Hallfredsson (V).

Espulso: Al 22' st Carrozza (V) per doppia ammonizione.

Marcatore: 9'st Cacia (V) su rigore.


Recupero: 2'pt; 4'st.

Corner: 7 ad 11 in favore della Juve Stabia.

Stabiachannel.it

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Ce stanno cose …







Ce stanno cose ca
se fanno e basta
comme a vuttà ‘a pasta
quanno ll’acqua volle,
darte nu vaso
quanno t’acchiappo a tiro

e si ‘o core se scunfiro
passà ‘nnanze
pe me fa passà
‘o male ‘e panze
ca me fa niro niro
quanno te penzo troppo.

Na preta ‘ncoppa
‘nn è facile
quanno vuò ragione,
quanno ‘a ragione è ‘a toia,
quanno ‘e tutte e doie
nun te n’appartene meza.

Piglià na pillola
quanno ‘o male ‘e diente
nun vo’ passà
e nun ce sta cchiù niente
ca te fa  ragiunà,
restà indifferente.

Ce stanno cosa ca
nun può fà finta
‘e nun vedè.
Ce staie cu ‘e piede a dinto
e nun te va ‘e cadè.
Ce stanno cosa ca

addoreno cchiù d’’e rose
ca te sturdiscene.
te leveno ‘e penziere,
comm’a iere
ca t’acchiappaie ‘int’’o stritto
‘e me pigliaste ‘e pietto

e nun putetto dicere
ca nun era ‘o mumento
si ‘o vulevo ‘a tanto.
Nun me sentetto
comme a nu perdente
e appriesso a te

me ne venetto
comme a nu guaglinciello
speruto ‘a tantu tiempo
‘e sta cu tte nu poco
astrinto astrinto
comme dint’’o fuoco.


Gioacchino Ruocco

Ostia lido     23/12/2012             ore          12.30
Inserita nella raccolta “Suspire ‘e miezejuorne”



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