domenica 23 dicembre 2012

HELLAS VERONA - Juve Stabia . 1 / 0



Stadio Bentegodi - Verona


NON  SE  NE  PUO'  PIU'


Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Continuare ad utilizzare Baldanzeddu vuol dire cercarsela da soli, voler perdere la faccia e le partite, sprecare il lavoro degli altri.

E’ un giocatore che va messo sul mercato al più presto, anche se col suo carattere, il suo modo di interpretare il gioco non vale più una cicca. Prosegue imperterrito con i suoi modi rudi con “interventi scomposti” così definiti da più di un commentatore forse per evitare qualche suo intervento a gamba tesa.

Altro elemento da esonerare è l’allenatore, ormai senza idee e senza coraggio di affrontare quelli più turbolenti della compagine.

La squadra va riformata dando ai giocatori che non gradiscono stare nella squadra il ben servito che si meritano. Se hanno altre mire meglio lasciarli andare.

E’ il secondo anno che commento l’attività, ma mi trovo ancora di fronte ad una scolaresca eterogenea che soffre di protagonismo e di superficialità con un’organizzazione che lascia fare senza prendere quei provvedimenti che ogni buon padre di famiglia è solito adottare quando viene a mancare il rispetto dei ruoli.

Se continua di questo passo la squadra che ha realizzato 26 punti nel girone di ritorno ne realizzerà altrettanti salvandosi dalla retrocessione, ma il gioco non è questo. La tifoseria non aspetta una salvezza annunciata. La squadra potrebbe far sognare la città e trasformarla in una realtà vincente risvegliando le buone intenzioni che l’attraversano, ma la società non ha di queste mire, non sente la sua funzione sociale e dimostra di non saper tenere a bada lo scapestrato della combriccola e gli sfaticati che sognano di diventare grandi chi sa con quali requisiti.

Nello scontro di ieri l’unico a brillare in maniera negativa è stato ancora Baldanzeddu che  con i suoi modi fa il baldanzoso(spavaldo) e l’allenatore che stanco e deluso con le idee confuse sbaglia i tempi  delle sostituzioni e i soggetti che invece di produrre gioco si addormentano sul campo .

Tutto il resto è noia. La squadra merita una purga con acqua Stabia e una benedizione con l’acqua della Madonna, anche se alla Madonna stanno più a cuore la sorte degli operai della Fincantieri che non hanno soldi da scialacquare sulla penisola sorrentina.

HELLAS VERONA: (3-5-2): Rafael; Albertazzi, Moras, Maietta, Cacciatore; Jorginho, Bacinovic, Hallfredsson; Carrozza, Cacia (dal 42' s.t. Cocco), Bojinov (dal 27' s.t. Laner) . A disposizione: Berardi, Ceccarelli, Grossi, Abbate, Crespo. Allenatore: Bordin

JUVE STABIA (4-3-1-2): Seculin; Baldanzeddu, Figliomeni, Scognamiglio, Dicuonzo; Mezavilla, Agyei, Jidayi (dal 24' s.t. Caserta); Zito (dal 10' s.t. Bruno), Improta ((dal 18' s.t. Cellini); Acosty. A disp.: Nocchi, Doninelli, Erpen, Bruno, Ogolong. All. Braglia

Ammoniti: Carrozza (V), Jidayi (JS), Maietta (V), Baldanzeddu (JS), Cacciatore (V), Acosty (JS), Hallfredsson (V).

Espulso: Al 22' st Carrozza (V) per doppia ammonizione.

Marcatore: 9'st Cacia (V) su rigore.


Recupero: 2'pt; 4'st.

Corner: 7 ad 11 in favore della Juve Stabia.

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