Se dal sonno
mi toglierà
l’idea del gaudio
che sempre
offri,
se non mi
attarderò
sui miei
passi
in altre
nenie
e inutile
parlare,
ci sarò anch’io
nel tardo
pomeriggio
alla cena che
appresti
per gli amici
sempre
attenta
ai gusti di
ognuno.
Riservami nel
triclinio
il lato di
conserva al cielo
che grava
sull’impluvio
che da fiato
a tutti.
Onora Gavio
Apicio
ed ogni
conviviale satolla
di patina e
moretum.
Non essere
sobria
che gli dei
non vonno.
Porta del
vino ed acetaria al fine
accompagnata
da un libum eccelso.
Non lesinare
profumi d’erbe,
olive e
frutta
che rende al
fine
il desinar
più lieve.
Satolla il
Dio
che
sovraintende
con offerte
votive
e il canto
giulivo di un’ancella.
Gioacchino
Ruocco
Inserita
nella raccolta “Secondi e contorni”
Ostia
Lido 15/06/2015
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