Castellammare e il suo tesoro sepolto…
SCOPRENDO CASTELLAMMARE DI STABIA
Non solo Pompei ed Ercolano, anche Castellammare di Stabia ha i suoi scavi. Stabiae era una cittadina romana seppellita da ceneri e lapilli durante l’eruzione del Vesuvio del 79 a.C. Degli undicimila metri quadri totali, ne sono stati scavati duemilacinquecento. A Karl Weber va il merito di aver condotto la prima campagna di scavi tra il 1757 e il 1762. Sarà Libero D’Orsi nel 1950 a riprendere gli scavi, tutt’oggi in corso.
Si sviluppa nel cuore dell’odierna città di Castellammare di Stabia, anche se un po’ più in alto, precisamente dove sorge la collina di Varano, teatro dei primi ritrovamenti. Mentre Pompei ed Ercolano erano città a carattere residenziale, Stabiae invece era un luogo dedicato principalmente alla villeggiatura, anche se l’area archeologica è di dimensioni più ridotte rispetto alle due cittadine vicine.
Tanto lusso quindi, sfarzose ville residenziali erano la norma a Stabiae, anche se non mancava qualche villa rustica. I reperti hanno visto la luce per la prima volta nel 1749. Fu quindi durante il regno di Carlo di Borbone che si prese coscienza dell’enorme portata della scoperta, ma si dovrà aspettare il 1950 per assistere a una sistematica e ordinata messa a punto degli scavi archeologici.
Quest’anno anche la Cancelliera tedesca Angela Merkel ha deciso di concedersi una visita all’antica Stabiae prima del suo consueto periodo di pace e relax nella vicina isola d’Ischia. Gli scavi archeologici ad oggi sono visitabili solo in parte. Gli unici plessi aperti al pubblico sono Villa Arianna, villa San Marco e il Secondo Complesso.
Ad oggi gli Scavi contano trentamila visitatori all’anno.
Degli undicimila metri quadri totali, ne sono stati scavati duemilacinquecento. A Karl Weber va il merito di aver condotto la prima campagna di scavi tra il 1757 e il 1762. Sarà Libero D’Orsi nel 1950 a riprendere gli scavi, tutt’oggi in corso.
VILLA ARIANNA
Un dipinto raffigurante il mito di Arianna abbandonata da Teseo dà il nome a questa enorme villa d’’otium. Situata all’estremità ovest della collina di Varano, è in posizione panoramica. Fu scavata tra il 1757 e il 1762 sotto la guida dell’archeologo Kar Weber. Una parte dell’edificio è ancora interrato, in futuro ancora molti reperti e tesori potrebbero venire alla luce.
La zona scavata si estende per 2500 metri quadrati. L’aspetto complessivo è stato ricostruito dalle mappe borboniche che delineano sia i nuclei interrati sia quelli visitabili. Sono quattro le aree principali della villa: ambienti di servizio e termali, ambienti ai lati del triclinio estivo, risalenti ad età neroniana; la grande palestra annessa alla villa in età flavia.
Se sei un appassionato di storia e arte resterai fortemente colpito dalle pareti affrescate quasi agrandezza naturale: mostrano scene legate alla mitologia ispirate a Dioniso. I pavimenti sono invece in mosaico con motivi in bianco e nero.
VILLA SAN MARCO
Situata sul ciglio di una collina deve il suo nome alla cappella costruita al suo interno nel 1700. Esplorata in epoca borbonica, è stata scavata tra il 1950 e 1962. È una tipicavilla residenziale con piscina e giardino, offre uno squarcio della vita lussuosa che vivevano i cittadini benestanti di Castellammare di Stabia.
L’ingresso ad oggi è ancora sepolto ma conduceva al quartiere termale caratterizzato dalla sala calda, fredda e da un tiepidarium. L’ambiente della rappresentanza è molto sontuoso con pareti in marmo nella parte inferiore e affrescate nella parte superiore.
SECONDO COMPLESSO A CASTELLAMMARE DI STABIA
Questo edificio è collegato a Villa Arianna e vi si accede proprio da quest’ultima. Venne alla luce per la prima volta nel 1762 grazie alle ricerche di Karl Weber nel 1775 e di Pietro la Vega nel 1967, le esplorazioni continuarono sotto la direzione di Libero D’Orsi. Il peristilio apre su un porticato che introduce a diversi ambienti panoramici con vista sul mare.
Sul lato ovest si trova una peschiera con canne di piombo e zampilli. La zona sud dell’abitazione è chiusa al pubblico ma presenta un portico con colonne alle cui spalle sorge il quartiere termale. Nell’ala nord si sviluppano i locali dedicati alle attività quotidiane: la camera da pranzo e la camera da letto. Le pareti presentano un fondo in bianco e nero in terzo stile.
RELAX AL MARE
Dopo la visita agli Scavi potrai rilassarti in riva al mare. Castellammare di Stabia è ricca di spiagge e lidi dove su alcuni di essa sgorga l’acqua solfurea direttamente sul mare.
Se ti trovi a Napoli per arrivare a Castellammare di Stabia hai a disposizione diverse opzioni, puoi prendere la Circumvesuviana in direzione Napoli/Sorrento e scendere alla fermata Via Nocera per raggiungere l’area archeologica in 20 minuti di cammino.
In auto percorri l’A3, per giungere a destinazione ci vorranno circa 40 minuti. Desideri raggiungere Castellammare di Stabia da Pompei? In auto ci vorrà davvero poco tempo,circa 15 minuti passando per la SS 145.
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