Castellammare di Stabia.
Distrutta una delle vetrate dell’ingresso principale delle Nuove Terme
di Stabia: prosegue l’allarme vandali che periodicamente prendono di mira il
complesso del Solaro. La porta è andata in frantumi per il lancio di una
bottiglia. Il complesso è da tempo chiuso al pubblico, a causa della crisi che
ha portato al fallimento della partecipata Terme di Stabia spa che lo gestiva,
ed anch’esso ha subito moltissimi furti e vandalismi. Si tratta di una zona “a
rischio” perchè sorge a poca distanza dal rione Scanzano, storica roccaforte
della criminalità organizzata. L’intera area è da molti mesi “terra di nessuno”
specialmente nelle ore notturne. Lo stabilimento è protetto dal solo sistema di
videosorveglianza cittadino e non è escluso che dalla visione dei filmati le
forze dell’ordine possano individuare i responsabili.
L’ultimo raid che ha portato alla distruzione di una vetrata si somma ad altre decine di episodi. Il declino del complesso e dell’intera area ha comportato anche effetti collaterali, come i furti ai danni dei bus turistici che sostano presso gli alberghi della zona che un tempo ospitavano i clienti delle terme di Castellammare. Da mesi gli autobus subiscono saccheggi. Stando a quanto raccontato dagli albergatori, i mezzi subirebbero addirittura anche tre furti a settimana. Ma non è solamente il complesso “nuovo” ad essere bersagliato da troppo tempo dai balordi. Poco tempo fa, infatti, il Comune ha stimato che a causa dei furti e dei vandalismi subiti dalle antiche Terme la stima dei danni sarebbe di oltre 900mila euro. Anche questo stabilimento, nonostante sia stato interessato da lavori di ristrutturazione costati circa 12 milioni di euro, è chiuso e sul restauro e sui tempi del collaudo sono in corso indagini da parte di carabinieri della compagnia di Castellammare, Procura della Repubblica di Torre Annunziata e Autorità Nazionale Anticorruzione.
L’amministrazione comunale, negli ultimi mesi, ha provato a porre un freno ai vandalismi pubblicando bandi per la sorveglianza l’ultimo dei quali è stato annullato per un “pasticcio” negli atti di gara. Poco tempo fa l’Ente di Palazzo Farnese ha comunque annunciato che a breve dovrebbe tornare l’energia elettrica in modo tale da attivare il sistema di videosorveglianza. Nella lista degli impianti vandalizzati, a seguito di sopralluoghi avvenuti a fine 2014, troviamo: impianto elettrico d’illuminazione, illuminazione d’emergenza e vie di fuga, rilevazione incendi, antintrusione e videosorveglianza, diffusione sonora, trasmissione dati, elevatori, antincendio, meccanici e di climatizzazione, porte, controsoffitti, rivestimenti ceramici, finitura murali.
All’interno delle Antiche Terme da oltre un mese stanno effettuando un’occupazione pacifica i lavoratori della partecipata fallita Terme di Stabia spa allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla vertenza, di tutelare il patrimonio pubblico come non ha saputo fare il Comune e mostrare ai cittadini le bellezze rinchiuse nello stabilimento di piazza Amendola. I termali hanno anche ripulito le sorgenti e diramato un appello per analizzare le acque: alla chiamata ha risposto una società che dovrebbe consegnare i risultati ufficiali nei prossimi giorni, anche se dalle prime indiscrezioni sembra che tutte le sorgenti siano potabili.
L’ultimo raid che ha portato alla distruzione di una vetrata si somma ad altre decine di episodi. Il declino del complesso e dell’intera area ha comportato anche effetti collaterali, come i furti ai danni dei bus turistici che sostano presso gli alberghi della zona che un tempo ospitavano i clienti delle terme di Castellammare. Da mesi gli autobus subiscono saccheggi. Stando a quanto raccontato dagli albergatori, i mezzi subirebbero addirittura anche tre furti a settimana. Ma non è solamente il complesso “nuovo” ad essere bersagliato da troppo tempo dai balordi. Poco tempo fa, infatti, il Comune ha stimato che a causa dei furti e dei vandalismi subiti dalle antiche Terme la stima dei danni sarebbe di oltre 900mila euro. Anche questo stabilimento, nonostante sia stato interessato da lavori di ristrutturazione costati circa 12 milioni di euro, è chiuso e sul restauro e sui tempi del collaudo sono in corso indagini da parte di carabinieri della compagnia di Castellammare, Procura della Repubblica di Torre Annunziata e Autorità Nazionale Anticorruzione.
L’amministrazione comunale, negli ultimi mesi, ha provato a porre un freno ai vandalismi pubblicando bandi per la sorveglianza l’ultimo dei quali è stato annullato per un “pasticcio” negli atti di gara. Poco tempo fa l’Ente di Palazzo Farnese ha comunque annunciato che a breve dovrebbe tornare l’energia elettrica in modo tale da attivare il sistema di videosorveglianza. Nella lista degli impianti vandalizzati, a seguito di sopralluoghi avvenuti a fine 2014, troviamo: impianto elettrico d’illuminazione, illuminazione d’emergenza e vie di fuga, rilevazione incendi, antintrusione e videosorveglianza, diffusione sonora, trasmissione dati, elevatori, antincendio, meccanici e di climatizzazione, porte, controsoffitti, rivestimenti ceramici, finitura murali.
All’interno delle Antiche Terme da oltre un mese stanno effettuando un’occupazione pacifica i lavoratori della partecipata fallita Terme di Stabia spa allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla vertenza, di tutelare il patrimonio pubblico come non ha saputo fare il Comune e mostrare ai cittadini le bellezze rinchiuse nello stabilimento di piazza Amendola. I termali hanno anche ripulito le sorgenti e diramato un appello per analizzare le acque: alla chiamata ha risposto una società che dovrebbe consegnare i risultati ufficiali nei prossimi giorni, anche se dalle prime indiscrezioni sembra che tutte le sorgenti siano potabili.
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