Fabio Quagliarella (Castellammare di
Stabia, 31 gennaio 1983) è un calciatore italiano, attaccante della Juventus, in prestito dal Napoli, e
della Nazionale italiana.
Ha a lungo utilizzato la maglia numero 27 in onore di Niccolò Galli, suo
compagno di nazionali giovanili morto in un incidente stradale nel 2001.
Caratteristiche tecniche
Gioca preferibilmente da seconda punta, ma può comunque ricoprire tutti i ruoli del
reparto d'attacco. Possiede un tiro molto potente e preciso, che lo ha portato
a segnare da grandi distanze, ed un buon colpo di testa. Rientrano nel suo
repertorio anche il colpo di tacco e la rovesciata. Si distingue inoltre come
assist-man.
Carriera Club
Firenze, Chieti, Torino e Ascoli
Cresciuto nelle giovanili del Torino,
ha esordito in Serie A il 14 maggio 2000, con la maglia del
"Toro", nella partita vinta per 2-1 contro il Piacenza.
Nel 2002, viste le scarse
possibilità di giocare, viene dato in prestito alla Florentia
Viola, allora militante in Serie C2; a Firenze
segna soltanto un gol in 12 partite dimostrando di avere grandi qualità, ma
anche di non possedere grandi doti realizzative. Nel mese di gennaio
l'allenatore Alberto
Cavasin decide di farlo cedere.
Il Torino (titolare del cartellino) lo gira in
prestito al Chieti in Serie C1. In Abruzzo resta anche la stagione
successiva, 2003-2004, quando, sempre in Serie C1, segna 17
gol in 32 partite. La parentesi biennale con la maglia neroverde termina con
una sfiorata promozione in Serie
B e con 19 gol in 43 partite. Le sue buone prestazioni convincono il Torino a riprenderlo, in vista della stagione
in Serie B.
A Torino Quagliarella sfrutta le proprie occasioni di partire titolare, e,
con i suoi 7 gol in 34 partite, contribuisce all'agognata promozione in Serie A: tuttavia, a seguito
del fallimento della società granata, nell'agosto 2005 si ritrova svincolato.
L'attaccante stabiese decide allora di accettare la proposta dell'Ascoli, che gli garantisce un posto da titolare.
La stagione 2005-2006 è positiva per lui: con la maglia
bianconera, il 21 dicembre
2005 in Ascoli-Treviso (vinta 1-0),
segna il suo primo goal in serie A.
Sampdoria
Al termine del campionato, l'Udinese,
proprietaria del cartellino del giocatore dal 2005, lo richiama nella rosa allo
scopo di trovargli un posto in squadra insieme a Iaquinta
e Di Natale. La Sampdoria, tuttavia, offre al presidente
Pozzo la metà del cartellino del centravanti Foti
per ottenere in cambio la metà dei cartellini di Pieri e
Quagliarella. L'offerta viene accettata e il 7 luglio 2006 entrambi i calciatori vengono
ingaggiati dal club blucerchiato, allenato da Walter Novellino.
Inizia il periodo a Genova
da riserva. A ottobre però, con la squalifica per scommesse di Francesco Flachi e le
non buone condizioni fisiche di Fabio Bazzani,
Quagliarella può trovare una maglia da titolare. Comincia a stupire il pubblico
con una lunga serie di prodezze balistiche: dalla doppietta con cucchiaio e gol
da trenta metri contro l'Atalanta, al potente tiro contro il Chievo; dalla rovesciata contro la
Reggina,
al preciso tiro al volo ed al potente colpo di testa contro il Livorno ed infine nella 30a
giornata il pallonetto da centrocampo a scapito nuovamente del Chievo.
Alla fine del 2006, totalizza 9 gol in 16 partite con la maglia
blucerchiata: in questo modo, al termine del girone d'andata, ha già battuto il
suo record di gol in Serie A
in un'intera stagione. Nel girone di ritorno la sua media gol scende, anche
perché spesso viene impiegato da Novellino
come ala e non come seconda punta. Comunque mette a segno altri 4 gol che lo
fanno arrivare a quota 13 nella classifica dei cannonieri.
Udinese
Nel giugno del 2007 le due squadre proprietarie
del cartellino non trovano l'accordo per la risoluzione della comproprietà; si
va pertanto alle buste, con la Sampdoria che offre 6,5 milioni di euro contro i
7,3 milioni dell'Udinese, che si aggiudica così la proprietà dell'attaccante
campano.
Dopo un inizio stentato, comincia a riconfermarsi ai livelli della stagione
precedente con la maglia della Sampdoria. Dimostra anche ad Udine di avere tutte le
possibilità per affermarsi anche con la maglia dell'Udinese e, insieme a Di
Natale, forma la seconda coppia più prolifica del campionato italiano,
firmando 12 reti. Nella stagione seguente dimostra ancora una volta tutto il
suo talento, segnando ancora dei goal di ottima fattura - come quello al San
Paolo contro il Napoli di fronte al pubblico della sua città - e trascinando la
squadra fino ai quarti di finale di Coppa UEFA
contro il Werder Brema, nei quali mette a segno una doppietta
che non basta a evitare l'eliminazione. Con 8 goal in Coppa UEFA si classifica al terzo posto nella
classifica marcatori dietro Vágner Love e Ivica Olić.
Nell'ultima giornata contro il Cagliari
mette a segno il tredicesimo gol in campionato, portandosi a quota 21 gol
complessivi in stagione.
Napoli
Il 1º giugno 2009 l'attaccante stabiese,
seguito anche da Juventus e Bayern
Monaco, viene acquistato dal Napoli,
con cui sottoscrive un contratto quinquennale. All'Udinese
vanno 16 milioni di euro e la seconda metà del cartellino di Maurizio Domizzi,
mentre al giocatore viene riconosciuto un ingaggio di 1,8 milioni di euro a
stagione, a salire di anno in anno, più eventuali bonus legati al rendimento,
diventando così il giocatore più pagato della squadra. Come sua consuetudine,
sceglie la maglia numero 27 in
onore di Niccolò
Galli, suo grande amico e compagno nelle nazionali giovanili, scomparso
prematuramente in un incidente stradale nel 2001.
Esordisce in maglia azzurra il 16 agosto 2009 nel match di Coppa Italia contro la Salernitana, terminato 3-0 per i
partenopei. I primi gol
ufficiali arrivano il 30
agosto 2009 alla seconda di
campionato contro il Livorno,
al San Paolo, match nel quale apre le marcature per
poi siglare il gol del definitivo 3-1 per il Napoli. Inoltre, nella
stessa partita, sullo 0-0, è autore di una prodezza da centrocampo: un destro
potentissimo che si stampa sulla traversa e rimbalza sulla linea di porta, con
il portiere amaranto Alfonso
De Lucia già battuto. Ritrova il gol all'ottava giornata di campionato, giocata il 18 ottobre 2009 al San
Paolo contro il Bologna, firmando il gol del momentaneo 1-1; la
partita si conclude poi con la vittoria del Napoli per 2-1. Realizza un'altra
doppietta al San Paolo il 6 dicembre 2009 contro il Bari, prima
realizzando la rete del momentaneo 1-1 e quindi, dopo aver servito a Maggio
l'assist per il 2-2, siglando all'88º minuto il gol del definitivo 3-2 per i
partenopei. In Napoli-Chievo
Verona, disputata il 20
dicembre, sigla il gol del definitivo 2-0 ed è l'ultimo giocatore del
Napoli ad andare in rete nel 2009. È anche il primo
giocatore azzurro ad andare in gol nel 2010, aprendo le marcature nel
match esterno contro l'Atalanta con un esterno destro da fuori
area. La partita si conclude poi con il risultato di 0-2, più di 14 anni dopo
l'ultima vittoria partenopea in terra bergamasca.
Il 18 gennaio 2010 riceve l'Oscar del calcio AIC
per il miglior gol della stagione 2008-2009,
realizzato proprio in Napoli-Udinese del 31
gennaio 2009 con un destro
al volo da fuori area.
Nel girone di ritorno, dopo quasi tre mesi a secco di realizzazioni, torna
al gol in Napoli-Juventus del 25
marzo 2010 (3-1), siglando
il gol del momentaneo 2-1 per gli azzurri. L'11 aprile 2010 realizza il suo 50º gol in Serie A nella gara persa 3-2
dal Napoli in casa contro il Parma. Il 9 maggio 2010 decide con una doppietta, la
terza stagionale, il match al San
Paolo contro l'Atalanta (2-0) che garantisce ai
partenopei il sesto posto aritmetico; chiude la sua prima stagione in maglia azzurra
con 11 reti in 34 partite che ne fanno il vice-capocannoniere stagionale del
Napoli, alle spalle di Marek Hamšík.
Juventus
Il 27 agosto 2010 il Napoli
lo cede in prestito oneroso per 4,5 milioni di euro alla Juventus, che si è riservata la
facoltà di acquistare definitivamente l'attaccante partenopeo versando altri
10,5 milioni di euro al termine
della stagione 2010-2011, dopo il cosiddetto
"caso-Quagliarella" che ha portato alla sua cessione scatenando l'ira
dei tifosi del Napoli che lo hanno definito traditore e che si univano ai dubbi
dei supporter juventini che si aspettavano una prima punta di peso. Inoltre, avendo disputato la partita di andata dei play-off di Europa League con il Napoli,
Quagliarella non poteva essere utilizzato dalla Juventus in quella
competizione.
Esordisce in maglia bianconera il 29 agosto nel match di campionato
contro il Bari, terminato 1-0 per i pugliesi. Segna il suo primo gol juventino la giornata seguente, contro la Sampdoria, sua ex squadra, il 12 settembre a Torino, partita che termina con
il risultato di 3-3. Il 19 settembre, segna
con un colpo di tacco il suo secondo gol in bianconero (il primo fuori casa)
contro un'altra sua ex squadra, l'Udinese,
firmando il momentaneo 2-0 per i suoi (finirà 4-0 per la Vecchia Signora). Il 30 ottobre realizza la
prima delle due reti con cui la Juventus sconfigge il Milan per 2-1 a San
Siro. Il 5 dicembre, in Catania-Juventus
(vinta 3-1), segna la sua prima doppietta con
la maglia della Juventus. Il 19 dicembre segna,
con una rovesciata, il gol del momentaneo 1-0 a Verona contro il Chievo (la partita terminerà
infatti 1-1), gol che è anche l'ultimo dei bianconeri nel 2010, nonché il suo nono
stagionale. Nel corso della diciottesima giornata, il 6 gennaio 2011, in Juventus-Parma (persa 1-4) si infortuna al legamento
crociato anteriore destro, ed è costretto dunque ad uno stop di circa 5 mesi.
Nazionale
Dopo varie presenze nelle nazionali giovanili, viene convocato per la prima
volta in Nazionale dal ct Roberto Donadoni.
L'esordio con la maglia della Nazionale avviene a 24 anni, il 29 marzo 2007, quando entra all'88º minuto
della partita Italia-Scozia (2-0), valida per le qualificazioni
europee.
Il 6 giugno dello stesso
anno, contro la Lituania a Kaunas, gioca titolare per la prima
volta, siglando una doppietta con due gol da fuori area: il primo un sinistro da 25 metri dopo aver
effettuato svariati dribbling e il secondo un destro al volo da posizione defilata. Il 6 febbraio 2008, nell'amichevole contro il Portogallo, realizza il suo
terzo gol in maglia azzurra - dieci secondi dopo il suo ingresso in campo - e
la rete numero 1200 nella storia della Nazionale.
Ha fatto parte della spedizione azzurra agli Europei 2008, dove ha esordito
nel corso della seconda partita del girone, contro la Romania.
Il ct Marcello Lippi,
dopo averlo impiegato nelle qualificazioni
mondiali, lo inserisce nella lista dei 23 convocati per la Confederations Cup 2009, dove viene
impiegato nella partita giocata a Johannesburg contro l'Egitto. L'anno seguente viene
inserito nella lista dei convocati per il Mondiale 2010 in Sudafrica. Il 5 giugno 2010, nel corso di un'amichevole
con la Svizzera, realizza il suo quarto
gol in Nazionale fissando il risultato sull'1-1, quasi
21 anni dopo l'ultimo gol realizzato da un calciatore del Napoli con la maglia
azzurra.
Debutta nella manifestazione sudafricana il 24 giugno nella terza ed
ultima partita della fase a gironi contro la Slovacchia, subentrando
nell'intervallo a Gennaro
Gattuso; nel corso del secondo tempo si vede respingere un tiro sulla linea
di porta dal difensore avversario Martin Škrtel,
dopodiché propizia il gol dell'1-2 di Di
Natale, si vede annullare il gol del pareggio per un fuorigioco e infine con un
pallonetto da fuori area fissa il punteggio sul definitivo 3-2 per la nazionale
mitteleuropea, risultato che determina l'eliminazione dell'Italia dalla competizione. La
stampa di settore riconosce la sua prestazione come l'unica degna di nota in un
contesto azzurro piuttosto mediocre.
Il 7 settembre 2010 segna il gol del momentaneo
4-0 nella partita di qualificazione a
Euro 2012 giocata a Firenze
contro le Isole Fær Øer, partita
vinta 5-0 dagli azzurri.
Un grande campione, che probabilmente sarà il capocannoniere di Serie A di quest'anno. Grande!!! https://www.statistiche-lotto.it/bookmakers-quagliarella-capocannoniere-serie-a-2019/
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