Dal Libero Ricercatore |
Certi racconti sono ormai diventati letteratura che è piena di paesani che hanno fatto fortuna specialmente in America mettendo a frutto le proprie capacità facilitati da regole diverse dalle nostre.
Il racconto che ho rintracciato oggi su Stabia News mi ha fatto ripensare a quei compaesani che ormai si stanno diluendo nella società americana e nelle tradizioni della terra di origine hanno trovato il modo di rallentare il fenomeno per ribadire il loro carattere di stabiesi che per quanto attaccati alla nostra città ci sentiamo cittadini del mondo a condizione di sentirci sempre e soltanto noi stessi, vincoli ma sparpagliati come diceva Peppino De Filippo quando interpretava la figura di Pappagone.
Per non perdersi oltre ai piatti tipici e il proprio carattere quelli che andarono a stare a New Haven portarono con loro anche l'usanza di festeggiare San Catello, il santo patrono di Castellammare di Stabia, portando la statua in processione sia a gennaio che nel mese di maggio.
La "San Catello Society" è stata organizzata nel
La statua è conservata nella chiesa di San Michele e in suo onore viene celebrata una messa la terza settimana di gennaio e nel mese di maggio seguita da una Comunione Breakfast.
Il racconto del nostro compaesano ragguaglia sulla situazione di fatto "Vestiamo la statua di San Catello con la mitra vescovile. Abbiamo anche un gioiello (una croce pettorale) che abbiamo messo intorno al collo, e ovviamente, un anello di diamante al dito. Abbiamo anche posto ai piedi della statua di San Catello i fogli con la preghiera per le persone che pregano per la statua.
Abbiamo un solo membro, che è nato a Stabia: Vincent Afasano (oggi 91enne, emigrato in America con la sua famiglia ad appena dieci anni, il cui adattamento ed i suoi primi passi lavorativi sono stati durissimi per l'acerrima concorrenza: vendeva giornali in un angolo di strada ed essendo piccolo, spesso era soggetto alle prepotenze dei venditori più anziani. Poi l'innata forza di volontà e la spiccata ambizione di ottenere un “posto al sole”, lo hanno reso Direttore di una rinomata banca statunitense e Presidente di numerose associazioni locali). Tutti gli altri sono figli, figlie o nipoti di membri della Società di San Catello...”.
Colto da una curiosità indicibile, utilizzando Google map, mi son messo alla ricerca della chiesa di San Michele dove ha sede la Società e accoglie la statua ed ecco a voi visitatori le immagini che ho potuto ricavare e altre che la rappresentano qualche anno addietro.
Le immagini hanno una loro data, ma se qualcuno volesse fornirne di più recenti le può inviare a gioacchinoruocco@libero.it che provvederà a pubblicarle immediatamente.
Ho provato anche a scandagliare l'elenco telefonico locale utilizzando i cognomi riportati nell'articolo, ma i risultati sono stati avari rintracciando soltanto quattro Valanzuolo.
Ho rimandato il lavoro più duro ad altri momenti e alla fortuna di trovare a New Haven dei compaesani disponibili ad aprire i cassetti della memoria raccontando le loro storie di prima mano accompagnate da qualche foto di famiglia o del paesaggio degli anni andati.
New Haven non ha la stessa aria di Castellammare che è l'unica al mondo, ma è una bella città e un mare che
le dà fiato e respiro ai margini del quale è sempre possibile sognare con una ragazza a fianco, vedi Townsend Av. o altre che lo costeggiano.
New Haven - Townsend av. |
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