Politica – Il Ministro Orlando sostiene Pannullo per la corsa a Palazzo Farnese
Giunto all’Hotel Stabia, il Ministro Orlando è stato preso d’assalto dai tanti sostenitori del Partito Democratico e del sindaco Pannullo. Tuttavia, qualcuno malignamente, ha fatto notare il dimagrimento delle truppe cammellate nonostante ci fosse un ministro in terra di Stabia.
La kermesse è iniziata con l’introduzione del coordinatore cittadino Nicola Corrado, il quale parla che la filiera istituzionale, non solo quella verticale soprattutto quella orizzontale auspicata dallo stesso Pannullo, deve porre in essere uno sforzo di sistema adeguato al fine di recuperare quella identità perduta, a cui spesso si fa riferimento guardando al passato. Proprio il precedente passato non eccessivamente lontano, Corrado fa riferimento alla crisi industriale che ha messo in ginocchio la città delle acque, abiurando definitamente al sogno coabitativo industriale – turistico, ammettendo la necessità del recupero dei 7 chilometri di costa per soli fini turistici.
Antonio Pannullo (PD), candidato a sindaco della coalizione del centro sinistra, nel ringraziare i colleghi avvocati, Torrese, Sammaria, e Savastano per la loro presenza nelle vesti istituzionali, coglie l’occasione per affermare che il suo primo obiettivo da sindaco sarà sicuramente la lotta alla criminalità, ma avverte che non è possibile amministrare la Giustizia in un comprensorio così vasto con un unico riferimento a Torre Annunziata.
Poi, nel suo intervento pone l’accento al ripudio completo del cosiddetto “libro dei sogni” mettendo sul tavolo la creazione di un ufficio denominato, Sportello Europrogettazione, ove gruppi di personale qualificato ricercherebbe fondi europei da spendere per Castellammare. Poi evidenzia come il governo Regionale prima e Nazionale poi, siano vicini alle vicende politiche stabiesi.
Ed infine l’intervento del guardasigilli Andrea Orlando essenzialmente ammette che la guerra non può essere vinta e con essa non si può recuperare l’identità turistica stabiese, se prima non si sconfigge quella che egli definisce l’economia criminale di sistema. Una gigantesca macchina di riciclaggio di capitali che poi opportunamente reinvestiti finiscono nell’economia cittadina.
Poi evidenzia un passaggio importante per chi ha orecchie abbastanza grandi e rapide all’ascolto. Riferendosi all’annosa vicenda dell’Amministrazione del sindaco Cuomo, il Ministro Orlando dice senza mezzi termini: “ E’ una vicenda, quella della passata amministrazione, che non è stata ancora rimossa”. Una frecciatina sibillina per molti che in sala camaleonticamente si erano mimetizzati nel pubblico.
I presenti, hanno comunque percepito, l’estrema criticità del Ministro che in modo molto diretto ha posto davanti ad una realtà molto cruda chiunque sarà eletto; la battaglia contro la criminalità. “Noi ci stiamo dotando, sia a livello nazionale sia a quello locale di strumenti legislativi, che permetteranno una efficace maggiore, alla lotta contro la criminalità; vincere questa guerra è vitale” conclude Andrea Orlando.
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