Salvatore Vozza nella sua giunta sceglie un fedelissimo di Nicola Cuomo
A cura di Amos Donner
Era da tempo che mancavo a Castellammare di Stabia, poi incontrandomi per altre faccende con direttore, ho fatto il mio solito giro di ricognizione per la città delle acque. Oggi Castellammare è in fermento per la campagna elettorale, proclami, promesse, politici che si spacciano per persone, e persone che si spacciano per politici, e così di seguito. Poi entro in un bar del centro è sento un discorso sulle varie novità politiche in città.
Si sa, è tipico della natura umana colmare la bocca di parole che traboccano da desideri insoddisfatti del cuore. Si parla di libertà quando non si è liberi, si parla di amore quando si è cinici, soprattutto, si parla di novità quando si è vecchi. Volendo scendere dagli astri della filosofia e immergerci nel fango della quotidianità, voglio illustrarvi alcune cosette che ho scoperto in questo giorno stabiese. Dando uno sguardo alla giunta di Salvatore Vozza, o meglio la giunta potenziale, oltre alla provocazione lanciata che vede Legambiente assoggettata al reame dell’ex Sindaco, e al netto di politici consumati a destra come Rosa Cuomo, ho scoperto che un altro assessore ha un passato non molto lontano dal famigerato Nicola Cuomo.
Parliamo dell’assessore alle politiche sociali la dott.ssa Adriana Ferrigno, contigua alla longa manus del clero, è moglie del dott. Rosario Chimenti, il consulente del lavoro nominato Presidente dell’O.I.V. (Organismo indipendente di valutazione) da Nicola Cuomo.
Ovviamente qui non si mette in dubbio la professionalità di entrambi, e tanto meno la loro indiscussa onestà, ma è opportuno fare alcune valutazioni, visto questo indiscusso legame.
Un candidato sindaco come Vozza che vuole sbandierare lo stemma della novità, come giustificherebbe questa nomina che è in stridente contrasto con l’era Cuomo che è diventato nome garante di disboscamento di voti? A questo punto sorgerebbe un ragionevole dubbio: il desiderio di riscatto e di rinnovamento per la città, subirà anche questa volta l’incombente peso delle logiche elitarie, con la plausibile conclusione che vediamo il rinnovamento arenarsi dinanzi alla realtà, la quale muta la forma con maggiore rapidità rispetto alla sostanza?
Questo è stato l’interrogativo di questa giornata.
Nessun commento:
Posta un commento